Assoturismo: “Il governo non capisce l’emergenza della filiera”

28 Maggio 12:56 2020 Stampa questo articolo

Una lunga e dettagliata memoria con il drammatico scenario e le misure necessarie a salvare l’intero comparto turistico. È quello che è stato illustrato da Assoturismo nella sua audizione alla commissione Bilancio della Camera.

Mentre nelle piazze d’Italia gli agenti di viaggi davano vita a spontanee manifestazioni per rivendicare la loro sopravvivenza, i vertici di Assoturismo hanno esposto al mondo della politica il devastante effetto del Coronavirus che in tre mesi ha di fatto cancellato oltre mezzo secolo di turismo italiano, e il 2020 si chiuderà con livelli di arrivi e presenze che si registravano a fine anni ’60. In un solo mese in Italia , infatti, sono svaniti 10,5 milioni di viaggiatori e 3,3 miliardi di consumi turistici.

A fronte di questa devastante situazione, secondo i vertici di Assoturismo,  il governo avrebbe dovuto anche assicurarsi dell’efficacia operativa dei provvedimenti fino ad oggi presi; sono moltissime le imprese, soprattutto di minori dimensioni, che attendono ancora di accedere ai benefici previsti dai decreti emanati.

“Le inefficienze – si legge nella nota Assoturismo–  hanno riguardato non solo l’erogazione effettiva dei bonus, ma anche la cassa integrazione guadagni ed il credito, i finanziamenti fino a 25mila euro, garantiti da Mediocredito e riservati alle imprese minori hanno al momento mobilitato solo 2,8 miliardi di credito; un risultato sotto le aspettative. I ritardi registrati, riconosciuti dallo stesso Governo, hanno aumentato le incertezze degli operatori; incertezze alle quali speravamo ricevere risposta nel decreto Rilancio, ma su molti nodi aperti così non è stato; manca un piano ad hoc per il turismo, un settore per cui servono misure mirate e una visione strategica.”

Il primo tema che per Assoturismo oggi viene visto come una pericolosa insidia alla sopravvivenza di migliaia di imprese è quello della burocrazia: di sicuro non giova che il Decreto Rilancio sia composto da 266 articoli e che all’interno preveda ben 98 decreti attuativi; il settore del turismo chiede di velocizzare i tempi burocratici perché c’è  bisogno di far fronte all’emergenza Covid 19 in tempi strettissimi.

C’è poi una circostanziata critica alla misura del contributo a fondo perduto perché parametrarlo al solo mese di aprile, periodo in cui  molte imprese turistiche non hanno fatturato, è insufficiente; la base di calcolo deve includere almeno anche i mesi di maggio e giugno ed elevare la percentuale del contributo a fondo perduto al 35% della perdita di fatturato.

Le misure previste in merito alla Cassa integrazione guadagni, poi, non rispecchiano le esigenze del comparto turistico: Assoturismo sottolinea che “deve essere introdotta la possibilità di utilizzare le diciotto settimane in modo consecutivo, a differenza di altri settori, senza il vincolo di utilizzo di quattro delle diciotto settimane dal primo settembre in poi.

Riguardo poi alla sospensione delle rate dei mutui, Assoturismo sostiene che “le rate stesse devono essere accodate al piano di ammortamento con una  rideterminazione dei criteri di calcolo del rating e relativo abbattimento preammortamento di almeno 18/24 mesi per la filiera turistica.

Altre precisazioni ed implicite richieste di Assoturismo riguardano l’esenzione dell’IMU, che deve essere prevista per tutte le strutture facenti parte il comparto HORECA e non solo alberghi e villaggi; e ancora la Tax Crediti Vacanze che vanno assolutamente innalzate perché le soglie son troppo basse  e poco incentivanti per il settore. Così come vanno rinviate e rimodulate tutte le pendenze per almeno 18 mesi in merito a Siae, abbonamenti televisivi, diritti d’autore. In buona sostanza Assoturismo chiede che il 2020 venga fiscalmente considerato ‘Anno Bianco’ al fine di preservare la liquidità delle imprese e di immetterla nell’economia reale. L’associazione di Confesercenti chiede poi la reintroduzione dei voucher di lavoro occasionale come supporto alle aziende.

Nella memoria di Assoturismo, inoltre,  sono stati richiamati i temi della mobilità turistica, con l’adozione di un piano straordinario che riguardi soprattutto la ripartenza del settore aereo per dare raggiungibilità e accessibilità alle mete turistiche italiana, un calendario scolastico da modificare con lo slittamento dell’inizio ad ottobre, per garantire un altro mese di ‘ossigeno’ alla stagionalità turistica compromessa fino a tutto giugno. Infine, Assoturismo esprime preoccupazione per l’ipotesi di apertura di una procedura d’infrazione Ue sul tema dei voucher ricevuti a compensazione dei pacchetti turistici annullati da marzo scorso, chiedendo anche una ridefinizione dei rapporti di collaborazione con le OTA.

Allegate alla memoria di Assoturismo depositata in commissione Bilancio, tutte le schede settoriali con le richieste e le misure mirate auspicate dai vari ambiti, dalle agenzie di viaggi e tour operator agli alberghi, dagli stabilimenti balneari alle guide turistiche, dalle imprese di animazione alle strutture ricettive open air ed extra alberghiere.

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Andrea Lovelock
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