Assaeroporti: “Domestico e cargo trainano la ripresa, male l’internazionale”

22 Settembre 13:09 2021 Stampa questo articolo

Anche durante l’estate i voli nazionali trainano la ripresa del traffico aereo in Italia, mentre continua a soffrire la rete internazionale. Così Assaeroporti chiede un piano di investimenti per il rilancio dell’intero settore e per non perdere il treno della ripartenza.

Il sistema aeroportuale italiano, infatti, chiude il mese di agosto con 13.077.351 passeggeri, ovvero il 64% dei volumi registrati nello stesso periodo del 2019. Il numero dei movimenti, pari a 135.190, rappresenta inoltre, più dell’80% di quelli osservati prima della pandemia.

Continua il periodo positivo per il settore cargo che, con 80.934 tonnellate di merce trasportata, si attesta ad un +6,1% rispetto ai livelli pre-Covid, soprattutto grazie allo sviluppo del commercio elettronico.

Secondo i dati registrati da Assaeroporti, i volumi di traffico sono trainati dal segmento nazionale (+6,5% sul 2019), mentre è ancora in crisi il mercato internazionale, con i collegamenti Ue a -51,2% e quelli extra europei ancora a -65,1%. “Ciò evidenzia l’assenza di una fetta fondamentale del traffico aereo, quella dei passeggeri internazionali che viaggiano per turismo o per motivi d’affari, anche a causa di una ridotta connettività aerea”, sostiene la nota di Assaeroporti.

La difficoltà di raggiungere alcune mete, se non per specifiche necessità, unitamente agli obblighi di isolamento fiduciario da e verso determinati Paesi non consentono, secondo l’associazione, una piena ripresa del traffico.

«I numeri dimostrano che i passeggeri non hanno più il timore di spostarsi con l’aereo anche grazie ai protocolli sanitari adottati dal comparto e al forte avanzamento della campagna vaccinale – ha commentato il presidente dell’associazione, Carlo Borgomeo – Siamo certi che l’introduzione del green pass, obbligatorio per viaggiare in aereo dal 1° settembre, darà un’ulteriore spinta al recupero dei volumi di traffico e agevolerà la mobilità dei cittadini».

Per Borgomeo, però, è arrivato il momento, però, di «rilanciare gli investimenti e favorire la ripresa della connettività aerea per far sì che il settore possa salvaguardare i livelli occupazionali e contribuire, come e più del passato, allo sviluppo economico e sociale del Paese».

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