Appello di A4E: «Misure urgenti e comuni sulle restrizioni»

15 Settembre 12:27 2020 Stampa questo articolo

Un rapido, nuovo e comune approccio alle restrizioni di viaggio Covid-19. È quanto chiede Airlines for Europe all’Unione europea allo scopo di “supportare meglio il settore dell’aviazione e stimolare la più ampia ripresa economica dell’Europa”.

La proposta, come è emerso da una conference call a cui hanno partecipato alcuni dei massimi rappresentanti di istituzioni e vettori a livello europeo, fa leva sulle recenti raccomandazioni espresse sia dalla Commissione europea che della presidenza tedesca dell’Ue, che chiedono la creazione di una mappa europea con dei codici di diverso colore, basata sui dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

“Si richiede – si legge in una nota di A4E – l’adozione di criteri e soglie comuni per valutare il rischio epidemiologico nel viaggiare da e verso determinate aree, come il tasso di incidenza (casi Covid-19 positivi per 100.000 abitanti) e il tasso di positività dei test per l’infezione da Covid-19. Si chiede inoltre che le misure siano attuate a livello regionale, sulla base dei dati dell’Ecdc, e non a livello nazionale”.

«Un programma di test europeo unificato è necessario – urgentemente – se vogliamo avere qualche possibilità di ripristinare la fiducia dei passeggeri», ha detto durante l’incontro Thomas Reynaert, managing director di A4E.

E Benjamin Smith, ceo del gruppo Air France-Klm e presidente di A4E, ha aggiunto: «Il Consiglio europeo deve considerare questa situazione una priorità politica. Negli ultimi sei mesi le misure nazionali non coordinate hanno avuto un impatto devastante sulla libertà di movimento, con effetti negativi a catena per l’industria turistica. Le misure divergenti degli Stati membri, spesso attuate con brevissimo preavviso, sulla base di criteri diversi e non sufficientemente coordinate con altri Stati, hanno fatto precipitare la domanda di viaggio dei passeggeri».

In particolare, sottolinea l’associazione con sede a Bruxelles, la quarantena dovrebbe essere uno strumento di ultima istanza, con una durata uguale in tutta Europa, da cui dovrebbe essere escluso il personale di compagnie aeree, equipaggi, passeggeri in transito e passeggeri con uno specifico tipo di viaggio a basso rischio.

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Giorgio Maggi
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