Appello ai governi dalla European Travel Commission: “Subito protocolli condivisi”

Appello ai governi dalla European Travel Commission: “Subito protocolli condivisi”
12 Novembre 08:29 2020 Stampa questo articolo

Il turismo europeo non può permettersi un secondo lockdown totale e occorre condividere protocolli di sicurezza per la libera circolazione dei turisti fin dai primi mesi del 2021 per una prima ripresa dei viaggi. È quanto sostiene la European Travel Commission (Etc) che, calcolando un calo del -61% di arrivi turistici in Europa nel 2020, delinea le strategie per una ripartenza in sicurezza.

Il recente ripristino di restrizioni in Paesi chiave come Italia, Francia, Germania e Regno Unito ha svilito di fatto la lieve ripresa dei viaggi che si era registrata in luglio e agosto, rendendo urgente la necessità di approntare una roadmap condivisa.

«È indispensabile tutelare milioni di posti di lavoro a rischio nel settore turistico dei Paesi europei e per far questo occorre concordare misure comuni fin dalla stagione invernale – afferma Eduardo Santander, direttore esecutivo di Etc – Un comparto come quello turistico che genera il 10% del Pil europeo e assicura 22 milioni di posti di lavoro, non può subire ulteriori ritardi nell’azione congiunta dei governi. Basti pensare che solo nelle destinazioni del Mediterraneo, la pandemia ha causato perdite di arrivi turistici di circa l’84.85%. E tra i Paesi più colpiti, che si basano principalmente sugli arrivi esteri, figurano Ungheria, Malta, Serbia, Islanda, Portogallo e Turchia».

L’appello dell’Etc ai governi europei si conclude ricordando un recente sondaggio di Iata, secondo cui le restrizioni ai viaggi sono un deterrente, tanto quanto il rischio percepito di contrarre il virus. Soluzioni armonizzate per testare e rintracciare i positivi, insieme a misure di quarantena, saranno fondamentali per mitigare i rischi in tutta Europa.

E circa le prospettive future e cambiamento nelle preferenze dei viaggiatori, l’importanza dei viaggi nazionali e intraeuropei non può essere sottovalutata in termini di ruolo che svolgeranno nella ripresa del settore. Le ultime previsioni prevedono, infatti, un rimbalzo più rapido per i viaggi interni in Europa, superando i livelli del 2019 entro il 2022.

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Andrea Lovelock
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