Ankara tra grattacieli, scacchi e Re Mida

30 Aprile 07:00 2019 Stampa questo articolo

Il gioiello di Ankara è senza dubbio il Museo delle Civiltà Anatoliche, la cui raccolta di reperti archeologici dal paleolitico all’epoca romana vale il viaggio, come dicono le guide. Ma la capitale della Turchia è anche una città intrigante, scoperta grazie alla visita organizzata da Fiavet con la Camera di Commercio di Ankara e il ministero della Cultura e del Turismo della Turchia, con il supporto di Turkish Airlines.

Da cittadina di provincia celebre per la produzione di angora, la morbida lana di capra, da quando nel 1923 Atatürk la scelse come capitale della repubblica turca per la posizione strategica, Ankara si è trasformata in tempi rapidi in una metropoli moderna e occidentalizzata di oltre cinque milioni di abitanti, che si prepara al centenario della repubblica nel 2023. Tra grattacieli, grandi viali, parchi pubblici e quartieri residenziali, la città si estende a perdita d’occhio.

L’antico nucleo originario ancora esiste all’interno e intorno alla cittadella, le cui mura racchiudono stradine acciottolate su cui affacciano casette in legno ed edifici di epoca ottomana in parte restaurati. Ankara è ricca di storia: fondata dagli Ittiti intorno al 1200 a.C., ha visto succedersi lidi, persiani, galati e romani, fino a essere inglobata nel 1361 nello stato ottomano.

Da non perdere, oltre al Museo e alla cittadella, dal cui castello si gode un ampio panorama, la visita al Mausoleo di Atatürk: edificio colossale in stile neoclassico che domina la città e custodisce il sarcofago dell’uomo considerato il padre della nazione moderna (lo statista, che si chiamava Mustafa Kemal, in seguito prese il nome di “padre turco”).

Originale il Museo degli Scacchi, con una collezione di oltre 700 scacchiere da tutto il mondo, prodotte con differenti tecniche e materiali: dal legno alle ossa di pesce, dall’argento all’acciaio, dalla ceramica al poliestere, e con pezzi a tema, da quelli storici ai personaggi dei cartoni animati. Ankara è anche punto di partenza per visitare l’Anatolia, ricca di siti archeologici e villaggi di interesse storico-artistico.

Come Gordio, antica capitale della Frigia: famoso per le leggende del re Mida che trasformava tutto in oro e del nodo “gordiano” che Alessandro Magno avrebbe tagliato con un colpo netto di spada, è un sito archeologico con enormi tombe a tumulo dei re Frigi. Si può vedere quella detta di re Mida (300 metri di diametro e 50 di altezza), che conteneva oggetti, tra cui un divano e tre tavoli in legno, diverse fibie e 178 vasi in bronzo, tra cui tre enormi calderoni, che ora si trovano nel Museo delle Civiltà Anatoliche.

MISSIONE FIAVET. Obiettivo della missione – guidata da Ivana Jelinic, presidente Fiavet, accompagnata dal vice presidente Giovanni Rubeca, dal regional manager Sicilia Giuseppe Ciminnisi e da Margherita Roseto, regional sales agent Turkish a Roma – è «approfondire la conoscenza dell’offerta turistica e intensificare i rapporti d’affari tra Italia e Turchia, ponendo le basi per future collaborazioni», attraverso incontri con il ministro della Cultura e del Turismo della Turchia, Mehmet Nuri Ersoy, con il presidente della Camera di Commercio di Ankara Gürsel Baran e altri rappresentanti del consiglio, e con agenti di viaggi locali.

Rapporti d’affari e turistici che dallo scorso gennaio sono facilitati grazie al diretto Roma-Ankara, reintrodotto in occasione dei 60 anni di operatività di Turkish Airlines in Italia.

Il general manager della compagnia aerea a Roma, Mustafa Hakan Yilmaz, ha sottolineato: «Ci auguriamo che possa contribuire a intensificare le relazioni turistiche e a stimolare l’interesse verso la capitale turca».

L'Autore

Cristina Melis
Cristina Melis

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