Ami Assistance lancia Stay Safe, l’assistenza in aeroporto o in albergo

Ami Assistance lancia Stay Safe, l’assistenza in aeroporto o in albergo
18 Dicembre 12:44 2020 Stampa questo articolo

Ami Assistance lancia Covid-19: Stay Safe, un nuovo servizio di assistenza pensato per supportare i viaggiatori che dovessero evidenziare uno stato febbrile sospetto in aeroporto oppure durante il soggiorno in albergo, bed & breakfast o in qualunque altro tipo di struttura ricettiva.

Nello specifico, in caso di rilevazione di una temperatura superiore a 37,5°, primo segnale sospetto di contagio, i vettori aeroportuali e le strutture ricettive potranno offrire ai loro clienti un’assistenza immediata attraverso uno screening in videoconferenza con un medico della Centrale Operativa di Ami Assistance, attiva 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, in modo da determinare l’effettivo rischio di infezione da Covid-19.

Se la valutazione venisse confermata, passeggeri e clienti avrebbero la possibilità di beneficiare di una serie di prestazioni quali pick-up e trasporto presso una struttura convenzionata, soggiorno e vitto per i successivi 14 giorni a carico della società, rimborso delle spese mediche per accertamenti diagnostici, accompagnamento extra ospedaliero per gli accertamenti, oltre a contare sull’innovativo servizio Doc 24 Back on Track durante il periodo della quarantena

«Con il lancio di questo servizio pensato per supportare tutte le strutture ricettive italiane e le società che gestiscono gli aeroporti ci poniamo un importante duplice obiettivo – spiega Gualtiero Ventura, Presidente di AMI Assistance – da un lato vogliamo tutelare i singoli viaggiatori che, dovessero malauguratamente essere colti da uno stato febbrile, verrebbero respinti senza ricevere alcun tipo di assistenza. Dall’altro ci proponiamo di supportare gli operatori, che si troverebbero nella difficile situazione di dover garantire al cliente il soggiorno per il periodo della quarantena, generando un problema logistico sulle successive prenotazioni e mettendo a rischio di contagio sia lo staff che gli altri ospiti».

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