American Airlines-Qatar Airways, i retroscena del nuovo matrimonio

American Airlines-Qatar Airways, i retroscena del nuovo matrimonio
28 Febbraio 07:00 2020 Stampa questo articolo

A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. Non sono pochi, tra gli esperti del settore aviation, quelli che negli ultimi giorni hanno alzato il sopracciglio vedendo la singolare coincidenza di tempi tra la messa in liquidazione di Air Italy (con il conseguente disimpegno da parte di Qatar Airways, azionista del vettore ex-Meridiana al 49%) e la firma – a distanza di due anni dalla rottura del precedente accordo – di una partnership a livello globale tra la stessa compagnia di Doha e American Airlines.

“Strane coincidenze”, ha commentato Repubblica, sottolineando come a guardare le date, qualche sospetto viene. Quella che è stata la seconda compagnia aerea italiana, infatti, vide l’entrata nel capitale da parte di Qatar Airways nel giugno 2016 (più o meno 40 milioni di euro l’investimento, si disse allora), con l’obiettivo di essere rilanciata e arrivare a trasportare 10 milioni di passeggeri entro quattro anni.

Da subito, una dei capisaldi del piano industriale del neonato vettore era stato lo sviluppo del network sugli Stati Uniti, tanto che le “big three” del trasporto aereo a stelle e strisce (American Airlines, Delta Air Lines, United Airlines) avevano messo più volte i bastoni tra le ruote all’espansione della compagnia italiana, accusata di essere “solo” una testa di ponte di Qatar Airways negli Usa. Un’accusa, questa, che i tre vettori americani (anche con l’aiuto dell’amministrazione Trump) avevano del resto lanciato a tutte e tre le tre sorelle del Golfo (Qatar Airways, Etihad ed Emirates), a cui veniva imputato di finanziare i propri progetti di espansione con i petrodollari dei propri governi, violando così gli accordi «Open Skies» tra i vari Stati coinvolti.

Risultato: con una mossa a sorpresa, American Airlines aveva deciso di interrompere dal 25 marzo 2018 gli accordi di codeshare in essere con Qatar Airways ed Etihad, anche se nei mesi successivi alla rottura non mancarono i tentativi, falliti, di Akbar Al Baker di acquisire il 10% del capitale di American Airlines.

Adesso invece, a distanza di due anni, è scoppiato di nuovo il colpo di fulmine tra i vecchi alleati. «Le questioni che hanno portato alla sospensione della nostra partnership due anni fa sono state affrontate e crediamo che la ripresa del nostro accordo di codeshare ci permetterà di fornire un servizio ai mercati che i nostri clienti, i membri del team e gli azionisti apprezzano», ha commentato il presidente e ceo di American Airlines Doug Parker.

“Gli Usa avevano chiesto la testa della piccola Air Italy. E i manager di Qatar Airways hanno portato sul tavolo delle trattative con gli Stati Uniti le spoglie del vettore italiano. Un sacrificio che appare chiaro: meglio chiudere Air Italy e accordarsi con la American, che rischiare di fare arrabbiare Trump”, è invece la conclusione dell’articolo di Repubblica.

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Giorgio Maggi
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