Amadeus, decollano le ancillary: +54% in un anno

24 Marzo 07:30 2017 Stampa questo articolo

Oltre il gds c’è di più. «Il nostro obiettivo continua a essere quello di seguire le evoluzioni della distribuzione. E per noi, il global distribution system è il canale che offre alle agenzie la migliore possibilità per accedere al contenuto airlines, e non solo».

Parola di Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Amadeus Italia, che nel tracciare un bilancio del 2016, ci tiene a sottolineare la scelta di campo dell’azienda:«Siamo al centro del sistema viaggi e tutto ciò che facciamo, lo facciamo per le agenzie che utilizzando le nostre soluzioni possono aggiungere efficienza, fornire servizi più personalizzati ai loro clienti e ottenere maggiori ricavi».

Per questo, i prossimi mesi vedranno l’introduzione di innovazioni come la sperimentazione con Kayak dell’Amadeus Master Pricer Instant Search – «l’obiettivo è passare da da fornitore gds a IT partner» – oltre al completamento della migrazione delle agenzie che utilizzano Amadeus (sono circa 10mila) sulla nuova piattaforma di prenotazione Selling Platform Connect.

«Al momento siamo arrivati all’85%, ma siamo molto in anticipo sui tempi previsti», prosegue il manager. E oltre ai tool, di particolare interesse per il mondo trade è tutto ciò che riguarda le attività di formazione, consulenza, assistenza e vicinanza in tutte le fasi.

Sul fronte dei risultati 2016, a livello globale Amadeus ha chiuso con ricavi superiori ai 4.472 milioni di euro, in rialzo del 14,3% sul 2015, con un ebitda di 1.700 milioni di euro (+16%) e un utile operativo in crescita di oltre il 21,2% a 911 milioni di euro.

A livello italiano, invece, i dati più interessanti vengono dalla crescita delle ancillary: addirittura +54% rispetto all’anno precedente, che si accompagnano al +8% del volume complessivo delle prenotazioni. «Sul fronte degli hotel, l’incremento è stato del 31% e per le auto del 19%», mentre di la da venire sono gli accordi con Trenitalia e Italo per l’inserimento del prodotto treni tricolori.

Capitolo airlines, infine: se a livello globale l’aumento del segmento low cost riguarda anche il business travel, il core business di Amadeus continuano a rimanere le prenotazioni aeree. «Non abbiamo registrato particolari contraccolpi dopo l’introduzione da parte di Lufthansa della fee da 16 euro», fa notare Geronimo Pirro, marketing manager di Amadeus Italia. E conclude: «Abbiamo anche ottenuto il terzo livello della certificazione Iata per il protocollo Ndc a dimostrazione che il gds continua a rimanere il canale più trasparente per la vendita dei voli».

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Giorgio Maggi
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