Alto Adige, la proposta autunnale tra foliage e tradizioni

by Redazione | 6 Agosto 2020 11:29

Aria più frizzante, alberi che iniziano a cambiare il colore delle loro foglie e si tingono di rosso, giallo e arancione. L’autunno in Alto Adige è l’occasione per passeggiate per ammirare il foliage, per vivere esperienze ed eventi della tradizione, che dagli inizi di settembre fino a novembre animano il territorio, in piena sicurezza.

Tra le proposte legate al foliage, la passeggiata Tappeiner, a Merano e dintorni, che si snoda per 4 km dalla Passeggiata Gilf fino a Quarazze, seguendo il profilo di Monte Benedetto. Qui la vegetazione esplode in una moltitudine di colori: le querce, gli alberi di eucalipto, i pini marittimi e i loti offrono una visuale davvero unica.

Anche la Val Venosta incanta. Tra i percorsi consigliati, le escursioni sul Monte Sole a Silandro e Lasa offrono la possibilità di immergersi tra la ricca vegetazione che cresce su questi pendii. Un foliage incredibile lo si può ammirare percorrendo il sentiero la Testa di Tanas, lungo circa 14 km.

Nella Valle Isarco l’autunno ha il sapore delle castagne e l’aspetto di una tavolozza di colori dalle tonalità calde. In questa zona, grazie al clima mite, è possibile avventurarsi in lunghe passeggiate. L’escursione circolare all’Alpe di Villandro è l’ideale per godere del foliage dall’alto: lungo circa 14 km, il sentiero conduce fino alla malga di Villandro e lungo il percorso permette di fare sosta al Lago alpino “Schwarzsee” e alla palude “Rinderplatz”.

Sulle tracce delle castagne, è possibile percorrere l’itinerario che dall’Abbazia di Novacella arriva all’altipiano del Renon e poi fino a Castel Roncolo, sopra Bolzano. Il Sentiero del Castagno (Keschtnweg) è perfetto per scoprire i castagneti che caratterizzano i pendii della Valle Isarco e per godere della ricca vegetazione. Percorrendo questo itinerario è possibile incontrare i contadini che offrono prodotti regionali tra i quali proprio le castagne.

In Alta Badia si può scegliere il sentiero didattico dei larici, immerso tra boschi di larici e distese di prati. Il percorso naturalistico, all’interno del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, si estende tra le località Rü e Rudiferia ed è adattato anche alle famiglie. Lungo i suoi circa 5 km, si ammira l’armonia tra natura e opere create dall’uomo, come ad esempio il mulino ad acqua presso il maso Rudiferia.

Tra le altre esperienze da vivere in autunno, la Val d’Ega dove, dall’inizio di settembre fino all’11 ottobre, è possibile pianificare una settimana di vacanza all’insegna della mobilità dolce. Gli autobus pubblici del territorio sono gratuiti grazie alla Mobilcard Alto Adige, l’uso di 14 impianti di risalita è illimitato e sono previste escursioni, come ad esempio quella con tramonto finale sul Corno Bianco.

Il Burning Dolomites, dal 9 settembre al 4 novembre in Val Gardena offre l’opportunità di prendere parte, ogni giovedì, a escursioni al calare del sole in compagnia di una guida. Partendo da S. Cristina si cammina fino a raggiungere il Sëurasas. Qui, la luce del tramonto rende l’atmosfera calda e suggestiva e regala la vista sullo spuntone roccioso Crujëta.

Usanze locali e convivialità si incontrano in occasione del Törggelen, un’antichissima tradizione culturale altoatesina che, da inizio ottobre fino alla fine di novembre, apre le porte dei masi per offrire agli ospiti un assaggio di vino nuovo e di prodotti stagionali. In particolare, il Törggelen Originale è l’occasione per andare di vigneto in vigneto, di maso in maso, a conoscere i contadini e i produttori locali della Valle Isarco, di Bolzano e Merano.

Ogni anno a questa iniziativa partecipano le tipiche locande contadine – note anche come “Buschenschänke” – che, contrassegnate con un simbolo identificativo il “Buschen”, cioè la frasca, non aspettano altro che inaugurare la stagione con il tradizionale falò “Keschtnfeuer” e arrostire le prime castagne dell’autunno.

Programma dal carattere contadino è anche quello della zona di Bressanone: dal 10 ottobre al 17 novembre, è tempo di Emozioni in malga, una ricca proposta che per i mesi autunnali anima le zone di Rio Pusteria, Bressanone, Chiusa-Barbiano-Velturno-Villandro, Naz-Sciaves e Luson. Vivere da vicino la vita delle malghe altoatesine e scoprire la cultura contadina è possibile alla passeggiata dedicata alle erbe di Luson, con la guida dell’esperta Herta o la possibilità di mettere le mani in pasta e provare la ricetta tradizionale dello strudel, in compagnia di una coltivatrice e della reginetta della mela presso la taverna Walderhof, a Naz.

L’autunno è anche il periodo per andare alla ricerca dei centri di energia vitale in Alpe di Siusi. Per tutta la stagione, partono una serie di itinerari ed escursioni che permettono di addentrarsi in questi luoghi, dove si sente e si respira un’energia particolare.

Infine, la transumanza è un appuntamento che si ripete puntualmente durante la stagione e consiste nel festeggiare e ornare le pecore e le mucche che fanno ritorno a valle dopo aver trascorso l’estate in alpeggio. Tutti i pastori altoatesini attendono questo ritorno e amano celebrarlo, non solo indossando vestiti tipici, ma anche adornando il bestiame con campanacci, fiori di campo o perline. Da metà settembre fino a metà ottobre, in diverse zone dell’Alto Adige questa tradizione secolare si ripete.

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