Alpitour si riprende il long haul: «Investimenti in vista»

Alpitour si riprende il long haul: «Investimenti in vista»
03 Giugno 13:09 2022 Stampa questo articolo

Un’estate da numeri record sul corto raggio che viene seguita e supportata da una crescita robusta del long haul fino a fine anno che vede – nonostante l’incognita jet fuel che potrà avere un peso sul costo dei pacchetti – un ritmo delle prenotazioni in costante aumento. Per Franco Campazzo, chief product officer tour operating del Gruppo Alpitour, il quadro del booking per (e oltre) l’estate è roseo perché con l’apertura dei confini e l’abolizione delle restrizioni Covid in Europa e nel resto del mondo, la domanda si è impennata velocemente.

Da Cuba al Madagascar fino alle Maldive e alla Thailandia: l’offerta di Alpi sul long haul sta già restituendo feedback importanti e le prospettive sono quelle di un recupero sempre più rapido. «In Africa ci sono importanti novità –sottolinea il manager – su Madagascar da fine luglio raddoppieremo la capacità dei voli con due rotazioni settimanali Neos; su Kenya e Zanzibar arriviamo con un numero importante di camere e il cliente sta rispondendo bene. Le Maldive, invece, sono state la destinazione di maggior successo di questo inverno e riteniamo che cresceranno ancora con il secondo volo previsto da fine luglio e la frequenza che passerà a trisettimanale nella prossima winter. Anche l’Oman torna prepotentemente e stiamo pensando a un investimento importante in Thailandia».

I Caraibi, infine, pur partendo dalla bassa stagione, sono centrali nella programmazione con Cuba a farla da padrona grazie anche al nuovo volo Neos in partenza dal 13 giugno Roma-L’Avana-Cancún. Per il Gruppo torinese, infatti, l’Isla Grande si sta dimostrando una destinazione in forte ripresa e che sta attirando gli investimenti di Alpi anche sul fronte trade con promozioni dedicate.

Campazzo, reduce dalla partecipazione all’ultima edizione di FitCuba ha sottolineato il nuovo look dell’isola: «Ho trovato una destinazione molto più forte rispetto al pre Covid: la Isla Grande ha portato avanti numerosi investimenti e ristrutturazioni nel settore alberghiero – soprattutto a Varadero, Cayo Santa Maria e Cayo Largo – che la posizionano ora allo stesso livello di altri competitor caraibici. Sono migliorati di gran lunga sia i servizi nei ristoranti e nei resort, sia la preparazione dello staff. Con Alpitour abbiamo un’offerta completa su Cuba che copre tutti i brand e i target e che ci permette di offrire un’ottima capacità: nonostante sia bassa stagione, infatti, stiamo registrando numeri positivi e per l’autunno-inverno ci aspettiamo una crescita ancora più importante».

LA RIPRESA E LE INCOGNITE
Tornando alle performance generali, poi, il manager ricorda come «nelle ultime settimane il livello delle prenotazioni sta tornando a quello di tre anni fa. Il corto raggio sta performando meglio del pre Covid; mentre sul lungo raggio l’estate non è così centrale e non raggiungeremo gli stessi numeri pre pandemia. sarà l’autunno-inverno a trainare le destinazioni in America, Africa e Asia. La crisi pandemica ha avuto una curva a U, dopo il crollo e un periodo un po’ lungo di stasi, ora la ripresa è verticale».

Sulla doppia incognita crisi energetica e jet fuel, poi, Alpitour ha lavorato ha stretto contatto con le strutture per tenere i costi sotto un certo tetto. «Dalla nostra struttura finanziaria agli albergatori, tutti stiamo facendo enormi sforzi per contenere o almeno gestire i costi sia energetici sia delle materie prime e per il momento abbiamo scelto di bloccare quanto più possibile i prezzi: guadagneremo tutti un po’ meno, ma questo ci permette di offrire un prodotto abbastanza stabile, ma sempre di qualità. Difficile, invece, ad ora prevedere cosa succedere alle tariffe dei pacchetti se l’aumento di energia e carburante continuerà fino a fine anno», precisa Campazzo.

La partita d’estate sul Mediterraneo, però, vede il Mare Italia è gran forma, «numericamente è di certo in testa, segue la Grecia che sta performando molto bene e poi le Baleari. Anche se queste ultime dal punto di vista di occupazione stanno superando l’arcipelago ellenico». Nel complesso, però, il Mare Italia sta vendendo tantissimo e in maniera costante: «giugno e luglio saranno ancora mesi importanti sebbene non credo ci sarà per il nostro Gruppo un’ondata di last minute: la grossa concentrazione delle vendite avviene nell’arco di 6-7 settimane prima della partenza».

Allargando lo spettro al Nordafrica e Mar Rosso, l’Egitto, infine,è poco sotto i numeri del 2019, ma tutte e tre le destinazioni-regine Sharm-el-Sheiksh, Marsa Alam e Marsa Matrouh «stanno andando benissimo, così anche le crociere sul Nilo. La Tunisia, invece, è partita in ritardo ma sono convinto che farà numeri migliori di tre-quattro anni fa».

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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