Alleanza Logis-Citotel, l’avanzata degli indipendenti francesi

09 Agosto 07:00 2019 Stampa questo articolo

Il dado è tratto. Sono ormai realtà le nozze promesse tra le catene francesi Logis, forte di 42.000 camere in oltre 2.200 hotel-ristoranti (10% del mercato alberghiero e molto presente nelle zone rurali), e Citotel, esperta delle aree urbane, con 180 hotel di proprietà. In tempi di grandi catene e di un settore alberghiero insidiato dalla concorrenza dell’home sharing, la partnership afferma un’Europa nel segno del “piccolo è bello”.

Stiamo parlando, infatti, dell’impegno a difesa degli albergatori e ristoratori indipendenti, un’esperienza non standardizzata che salvaguardia tradizioni e specialità regionali, con rapporti diretti con il proprietario della struttura, ciascuno con la propria identità, abilità, gusti e peculiarità.

logis Karim SoleilhavoupKarim Soleilhavoup, direttore generale di Logis, conferma con soddisfazione i primi risultati e le proiezioni future della nuova alleanza. «Nel concreto, Citotel e Logis insieme sono già in grado di offrire un potere di negoziazione migliore e commissioni più vantaggiose con Ota e Gds. Prima della fine dell’anno unificheremo anche la distribuzione e la fidelizzazione. Abbiamo già annoverato tra i nostri associati nuovi hotel, interessati alla base di servizi comuni (centrale d’acquisto, formazione, fidelizzazione, ecc) e al forte posizionamento sia in città che nelle zone più rurali», ricorda il manager.

Avete in programma accordi di questo tipo anche in altri Paesi?
«Se la crescita è costante in Spagna, e abbiamo appena firmato una cooperazione con una catena di 30 hotel in Canada, in Italia è più contenuta. Ma siamo aperti ad altri accordi, anche in Italia, sempre nello spirito di rafforzare in modo strategico la posizione dei piccoli hotel indipendenti. Dobbiamo comunicare di più i benefici di far parte della catena Logis, che sarà in grado di offrire una soluzione di distribuzione performante e connessa ai property solution manager italiani. E’ ciò che concretizzeremo nell’ultimo trimestre di quest’anno, con una nuova soluzione che comprende centro prenotazioni/channel manager/metasearch/ SEO. Un altro punto di forza nel quale crediamo molto è che Logis è l’albergatore ufficiale del Tour de France, evento sportivo di grande visibilità nel mondo. E lo saremo per anni”.

Com’è nata questa partnership?  
«Abbiamo scelto uno sport che valorizza il territorio e contribuisce alla scoperta e al dinamismo delle regioni. La nostra catena è conosciuta e apprezzata dai ciclisti professionisti e amatoriali a livello internazionale: con la formula Logis Vélo, ci sono più di 600 strutture dedicate a questi sportivi in Europa, con tutti i servizi per accoglierli. Siamo stati partner ufficiale dei 100 anni della maglia gialla nel 2013 e anche sponsor ufficiale della maglia della Flèche du Sud in Lussemburgo. Con il rafforzamento del network in Italia, potremo progettare di estendere queste iniziative anche a livello locale».

Quali sono i prossimi passi previsti per il mercato italiano?
«La nostra strategia di sviluppo internazionale punta prima di tutto a sviluppare una clientela all’interno del Paese, che permetterà di far conoscere sempre di più il brand. Questo sviluppo dovrebbe essere facilitato dall’unione con piccoli gruppi di albergatori indipendenti (da 3 a 10 hotel), sostenendo il messaggio che il modello Logis permette a questi hotel di conservare totalmente la propria indipendenza, pur avendo a disposizione gli strumenti e la forza di una rete internazionale. E non restando più soli».

Il bilancio, insomma, è più che positivo di Logis, 
«Siamo la prima catena di hotel-ristoranti indipendenti d’Europa e la seconda catena indipendente a livello mondiale. Abbiamo concluso il 2018 con un fatturato record sia in Europa che in Italia: +8%. Nei primi cinque mesi del 2019 ha segnato una crescita del 15,5%. Il nuovo programma di fidelizzazione, uno dei più convenienti in Europa, ha visto i possessori della tessera crescere del 20% (più di 210mila, ndr) e il fatturato aumentare del 10%. Dall’inizio di quest’anno aderiscono al network in media quattro nuovi membri alla settimana.Simao molto soddisfatti, quindi».

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Adriana De Santis
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