Allarme in Campania, adv ignorate dalla Regione

by Redazione | 16 Aprile 2020 11:33

È allarme rosso per le agenzie di viaggi in Campania, totalmente dimenticate riguardo alle misure a sostegno delle imprese. Lo denunciano Fiavet Campania e AdvUnite.

Nello specifico, il presidente dell’associazione regionale di Fiavet, Ettore Cucari dichiara: «È inaccettabile che le agenzie di viaggi siano completamente escluse dal decreto dirigenziale relativo agli interventi in favore delle micro imprese colpite dalla crisi economico-finanziaria indotta dal coronavirus varato dalla Regione».

Nonostante le rassicurazioni ricevute dall’assessore regionale al Turismo, «le agenzie di viaggi sono state completamente dimenticate – continua Cucari – Eppure, a dispetto della chiusura imposta da un giorno all’altro, il personale delle adv continua a lavorare da remoto per gestire le pratiche di rimborso, le partenze di chi deve necessariamente viaggiare e i rientri di chi per lungo tempo è rimasto lontano da casa. In altri termini le agenzie continuano a lavorare per alimentare quel comparto turistico che contribuisce al Pil regionale nella misura del 15% e che rappresenta il fiore all’occhiello della Campania. Questo impegno, evidentemente, vale poco o nulla agli occhi della Regione che ha ben pensato di escludere i titolari e i dipendenti delle agenzie da qualsiasi forma di sostegno».

Sempre in Campania si è aggiunta anche la voce di Cesare Foà, di AdvUnite: «A nome di circa 160 punti vendita, denunciamo lo stato di totale abbandono da parte delle autorità regionali con il mancato inserimento delle agenzie di viaggi e dei tour operator nei provvedimenti a sostegno delle imprese. Nel nostro caso si parla di micro imprese e di codici Ateco assenti. Abbiamo inviato una nota ufficiale di protesta per il mancato sostegno alla nostra attività. Sarebbe bene ricordare che il turismo agenziale è stato il primo a fermarsi con i viaggi scolastici bloccati dal 23 febbraio e arriverà alla ripresa per ultimo poiché i viaggi, soprattutto all’estero, torneranno alla normalità in tempi lunghi».

In altre regioni, osserva Foà, «sono stati fatti dei tavoli virtuali per ascoltare gli operatori ma in Campania stiamo vivendo una totale latitanza non solo dell’assessore ma di tutta la regione Campania. Non vogliamo elemosinare nulla ma vorremmo tenere aperte le nostre attività mantenendo i nostri posti di lavoro».

Le due organizzazioni di categoria richiedono con forza l’adozione di misure di sostegno immediate, senza dimenticare la necessità di rimodulare l’offerta turistica in modo tale che la Campania possa rapidamente recuperare il livello di presenze e arrivi che, fino a un mese e mezzo fa, ne aveva fatto la meta preferita dai vacanzieri di mezzo mondo.

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