Alla scoperta del lato green di Mauritius

02 Luglio 07:00 2019 Stampa questo articolo

Un’immensa varietà di paesaggi e panorami che attendono solo di essere ammirati caratterizzano l’isola di Mauritius che, oltre ai suoi soggiorni mare, promuove le sue attrattive naturali. Dai rilievi vulcanici, da cui è possibile contemplare gli sterminati orizzonti che arrivano fino all’oceano, alle affascinati cascate dislocate in vari punti dell’isola, dai giardini tropicali ai parchi naturali. Le opzioni di scelta non mancano, è sufficiente lasciarsi ispirare per partire alla scoperta di nuove vedute.

Basta una mezza giornata per raggiungere la vetta di Mont Pouce, la montagna che prende il nome dalla caratteristica forma che la fa sembrare un pollice all’insù. Dal punto più alto si può ammirare un panorama a 360° sulla parte settentrionale di Mauritius, inclusa la capitale, Port Louis. Con i suoi 828 metri, Piton De La petite Riviere Noire è la cima più alta. Si trova nella parte occidentale di Black River Gorges e, già a metà del tragitto, è possibile ammirare diversi punti panoramici sul parco, ma anche sulla laguna di Le Morne Brabant. Spostandosi più a sud, invece, un’escursione sul monte di Le Morne Brabant, ripaga con una splendida vista sull’omonima penisola e sull’Oceano Indiano. Questo sito, dichiarato Patrimonio Unesco, è diventato il simbolo della liberazione dalla schiavitù e contribuisce a raccontare un pezzo importante della storia dell’isola.

Nelle vicinanze di Curepipe si trova, invece, Trou aux Cerfs il vulcano dormiente più famoso di Mauritius. Il cratere, circondato da vegetazione lussureggiante, si trova a 605 metri sul livello del mare e al suo centro si è formato un lago. Il panorama offerto è una magnifica vista sul Monte Rempart, sulle Trois Mamelles e la catena montuosa Port-Louis-Moka.

Se il patrimonio acquatico di Mauritius è rappresentato in larghissima misura delle sue coste e dall’oceano, non sono da tralasciare le cascate di Chamarel, nelle vicinanze delle omonime Terre colorate. Note per la loro ragguardevole altezza, sono avvistabili da un punto panoramico molto semplice da raggiungere. Nella parte meridionale dell’isola sono da non perdere anche le cascate di Rochester, alte “appena” 10 metri ma di una bellezza naturale semplice e autentica. Le cascate di Tamarin sono invece raggiungibili con un’escursione guidata un po’ più impegnativa, ma senz’altro più che valida per l’incantevole panorama che offre.

Il giardino botanico di Pamplemousses è una delle attrazioni più visitate di Mauritius. Creato oltre 300 anni fa dal famoso botanico francese Pierre Poivre, il giardino è il più antico dell’emisfero australe e vanta una miriade di piante autoctone. La palma Talipot o Corypha umbraculifera è di particolare interesse: la leggenda dice che fiorisce solo una volta ogni sessant’anni prima di morire. Anche l’orto botanico di Curepipe merita una visita: creato nel 1870, è il secondo più grande giardino botanico di Mauritius e ospita alcuni alberi rari e piante autoctone.

Dimora di 311 specie di piante da fiore autoctone ed endemiche e nove specie di uccelli che vivono solo a Mauritius, il Parco Nazionale Black River Gorges è una delle principali attrazioni “verdi” dell’isola; si estende su una superficie di 6750 ettari.

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