Alitalia, stipendi a metà.
E il 18 giugno si sciopera

Alitalia, stipendi a metà. <br>E il 18 giugno si sciopera
04 Giugno 08:48 2021 Stampa questo articolo

Stipendio di maggio a metà per i dipendenti di Alitalia, con i sindacati sul piede di guerra e la conferma – per questa e altre ragioni – dello sciopero del trasporto aereo proclamato per il 18 giugno.

«Non siamo in grado di erogare la seconda metà dello stipendio perché siamo in attesa di avere notizie sui tempi di accredito del finanziamento da 100 milioni», previsto dal governo nel Sostegni bis. La giustificazione arriva da uno dei commissari straordinari della compagnia tricolore, Gabriele Fava, in audizione alla commissione Bilancio della Camera su quest’ultimo decreto.

Tra le ipotesi in piedi fino a ieri mattina, quella di erogare il saldo entro il 3 giugno. ma Fava ha ammesso che le difficoltà di cassa lo impediscono. «Per noi – ha detto – la situazione è critica dal punto di vista economico e giuslavoristico perché adesso avremo anche l’erogazione della quattordicesima. Per noi è vitale avere un’iniezione di liquidità è fondamentale e imprescindibile per far fronte, sia alla parte rimanente degli stipendi, sia ai prossimi mesi».

A parlare a Montecitorio anche l’altro commissario, Giuseppe Leogrande, che ha fatto il punto sui numeri. «Nel 2020 Alitalia ha totalizzato 6,3 milioni passeggeri rispetto agli oltre 21 milioni del 2019. Abbiamo registrato una perdita di oltre il 70%. Nello stesso anno, abbiamo ricevuto un sostegno di 272 milioni circa a fronte di uno choc sui ricavi di oltre 2 miliardi».

Il terzo commissario, Daniele Santosuosso, ha spiegato infine che «è indispensabile ottenere altri finanziamenti» in attesa che si raggiunga un accordo con la Commissione europea sul passaggio di parte delle attività da Alitalia alla newco Ita – Italia Trasporto Aereo.

«La rigidità con cui l’Ue sta affrontando l’aspetto concorrenziale non favorisce l’avanzamento. Chiediamo di avere chiarezza di date, perimetri e procedure nella transizione dalla vecchia alla nuova compagnia, ma nel frattempo dobbiamo stare in piedi e continuare a offrire un servizio», ha concluso Leogrande.

Per Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl è “inaccettabile la mancata erogazione del restante 50% dello stipendio”. “Non è la prima volta che si verificano questi ritardi”, sottolineano in una nota, ricordando che “i lavoratori continuano a” operare e volare in maniera professionale, garantendo la continuità aziendale e il servizio di connettività del Paese”.

Anche alla luce di questo ritardo – ribadiscono i sindacati – “confermiamo lo sciopero nazionale del 18 giugno” di tutto il trasporto aereo, “al quale ne seguiranno altri, se non si troveranno soluzioni concrete per i lavoratori”.

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