Alitalia, proroga della cigs per 7mila dipendenti

Alitalia, proroga della cigs per 7mila dipendenti
01 Ottobre 10:41 2020 Stampa questo articolo

Alitalia si avvia verso un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria. Sarebbe in arrivo  una nuova richiesta, infatti,  di cassa integrazione per circa 6.800 dipendenti delle divisioni Alitalia Sai e City Liner, attualmente in cassa integrazione straordinaria dal 24 marzo scorso fino al 31 ottobre. La richiesta riguarderebbe un prolungamento fino al 30 settembre del 2021 o addirittura fino a fine anno, stando a quanto si apprende da corriere.it e dal Messaggero,

In questo modo, secondo fonti sindacali, si protrarrebbero ulteriormente i tempi di lancio della nuova Alitalia, visto che al momento le nomine dei vertici del vettore sono ancora bloccate dalle divisioni tra i 5 Stelle e il Pd. Per questo motivo, dalla Fit Cisl alla Cgil fino alla Uil, le diverse sigle sindacali denunciano il fatto che la Newco, come annunciato dal ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, sarebbe dovuta partire il primo giugno. Cosa che, a distanza di mesi, non è ancora avvenuta.

Mancherebbe, in particolare, l’accordo sulla composizione del cda, con il nodo del direttore generale Giancarlo Zeni che non piace al Pd e a una parte dei pentastellati. A ciò si aggiunge il fatto che nè al ceo designato Fabio Lazzerini, nè al futuro presidente Francesco Caio, sono ancora arrivati i decreti di nomina ufficiale. E senza il via libera definitivo alla Newco, nemmeno il piano industriale può essere varato.

«Chiederemo all’ad di rivedere la strategia dei voli a lungo raggio, il cui ridimensionamento è stato un grave errore», ha detto Salvatore Pellecchia, leader della Fit-Cisl in attesa di incontrare il commissario Giuseppe Leogrande. Aggiungendo: «Chiederemo all’amministratore anche come intende collocare la compagnia nei prossimi mesi. Durante il lockdown molte compagnie aeree hanno perso viaggiatori, ma l’incremento dell’e-commerce ha fatto in modo che il traffico merci non si sia mai fermato e molte compagnie si sono riposizionate in quel segmento, intercettando le occasioni che il mercato offre».

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