Alitalia, poker di offerte: la regina è Atlantia

14 Luglio 20:25 2019 Stampa questo articolo

È una soluzione ponte quella che è uscita dalla presentazione delle offerte per il salvataggio di Alitalia. Secondo quanto è emerso dalla documentazione arrivata nel tardo pomeriggio di domenica a Mediobanca, advisor di Fs, a volere entrare nel consorzio che darà vita alla newco sono stati in quattro: Atlantia, il Gruppo Toto, Claudio Lotito e il patron di Avianca, German Efromovich. 

Proprio la holding del Gruppo Benetton (che aveva manifestato la propria disponibilità a valutare il dossier Alitalia solo giovedì scorso) sarà, però, l’unica destinata a entrare (insieme a Ferrovie dello Stato, Mef, Delta Air Lines) nel pool dei “salvatori” dell’ex vettore di bandiera.

Del resto, anche il modo in cui sono state superate le difficoltà formali relative alla scadenza “inderogabile” del 15 luglio indicata dal ministro Luigi Di Maio (le manifestazioni di interesse arrivate sul tavolo di Mediobanca non sono più state ritenute vincolanti), dimostra come la costituzione della newco avverrà in due tempi; tutto per dare il tempo dall’amministratore delegato Giovanni Castellucci di verificare concretamente se esistano le condizioni per partecipare all’operazione e rilevare il 35-40% di quote della nuova Alitalia.

A questo punto, nel cda di lunedì di Ferrovie, verrà deliberata la proposta da inviare al Mise e ai commissari Alitalia contenente l’annuncio della costituzione del consorzio; proposta che non conterrà, però, un piano industriale definitivo, ma invece una lettera in cui verrà allegata una comunicazione di Atlantia nella quale la holding dei Benetton manifesta la volontà di aderire alla cordata.

Per stabilire le caratteristiche del business plan, poi, ci vorrà ancora del tempo essendoci ancora da negoziare piano industriale, governance, valore della partecipazione e posizioni manageriali della nuova Alitalia. Per concordare tutto l’assetto, addirittura, l’orientamento espresso da Atlantia prevederebbe una “proroga” fino a settembre (al termine del quale arriveranno le vere e proprie offerte vincolanti), un orizzonte che però andrebbe contro la volontà del ministro Di Maio di rispettare tempi più brevi.

Intanto, secondo quanto riporta Bloomberg, da parte di Delta Air Lines sarebbe stata comunicata l’intenzione di incrementare la propria partecipazione nella newco. Delta, che nell’ambito del piano di salvataggio in una prima fase dovrebbe avere non più del 10-15% del capitale (100-150 milioni di euro, l’importo da apportare) potrebbe avere anche un’opzione per acquisire altre azioni in una fase successiva, rilevandole da Ferrovie dello Stato e Tesoro.

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Giorgio Maggi
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