Alitalia, ora il governo chiede il piano

by Giorgio Maggi | 10 Gennaio 2017 15:11

Torna (forse) l’ottimismo sul futuro dopo la chiusura dell’incontro tra i vertici di Alitalia e quelli del governo. Durante il meeting al ministero dello Sviluppo economico – presenti il vice presidente del vettore James Hogan, l’amministratore delegato Cramer Ball, il titolare del dicastero di via Veneto Carlo Calenda, e quello delle Infrastrutture e i Trasporti, Graziano Delrio, il neo consigliere d’amministrazione Gaetano Miccichè, in rappresentanza dell’azionista Intesa, il dg di Unicredit Gianni Papa, l’ad di Aeroporti di Roma, Giovanni Castellucci – si è discusso del nuovo piano industriale della compagnia, necessario per il rilancio del vettore, che il governo ha chiesto di poter visionare già nelle prossime settimane.

Il piano, si apprende dalle agenzie, «deve essere dettagliato, e condiviso dagli azionisti, dalle banche e dalle istituzioni finanziarie creditrici». Un modo per dire che le anticipazioni filtrate nelle scorse settimane – taglio di alcune rotte di medio e corto raggio finite per razionalizzare i costi ed esuberi che dovrebbero fermarsi a quota 1.600 unità – devono trovare il consenso di tutte le parti coinvolte, in primis i sindacati (il confronto dovrebbe tenersi mercoledì) e per l’appunto le banche.

Proprio loro, infatti, e in particolare Intesa Sanpaolo e Unicredit che hanno recentemente dato la disponibilità ad aprire linee di credito per 180 milioni sono tra le più critiche rispetto alla gestione Etihad, tanto da chiedere la testa di Ball in favore (pare) di Corrado Passera.

Intanto, dopo la riunione delle ultime ore, i commenti sono tutti improntati all’ottimismo. «Non abbiamo visto il piano, ma ragionato insieme sul futuro», ha detto Del Rio. «È stato un incontro molto positivo», ha ribadito Ball. Come si ricorderà, i rumors relativi al nuovo piano industriale prevedono un’ulteriore liberalizzazione delle rotte su Milano Linate, con la contemporanea sospensione dei voli sulla rotta Roma-Malpensa, oltre alle agevolazioni per la continuità territoriale sulla Roma-Reggio Calabria.

È allo studio poi un nuovo modello di business che vede, da un lato, il tradizionale prodotto Alitalia dedicato al lungo raggio; e dall’altro, la specializzazione del vettore solo su alcune rotte di corto e medio raggio. Il tutto seguendo un approccio di tipo low cost. Per seguire quest’ultimo ramo di business, si legge sul Sole24Ore, il nome scelto sarebbe quello di Laura Cavatorta, executive di lungo corso della compagnia che qualche tempo fa si dedicò al lancio di AirOne proprio quale vettore a basso prezzo.

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