Alitalia, nuovo rinvio e ipotesi Lufthansa

14 Ottobre 09:07 2019 Stampa questo articolo

Ancora un rinvio, senza nessuna certezza che sia l’ultimo. Nel giorno in cui si apre l’ennesima settimana sulla carta decisiva per Alitalia sono ormai molte le voci che, complice il ritorno in pista di Lufthansa, danno per certo lo spostamento in avanti della data entro cui il consorzio guidato da Fs dovrebbe presentare a commissari e nuovo esecutivo l’offerta vincolante per il salvataggio dell’ex vettore di bandiera.

Mentre martedì 15 ottobre scade il termine concesso appena un mese fa, e il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha ribadito il no a una nuova iniezione di denaro, per lo stesso giorno è stato riconvocato il cda di Atlantia per le “delibere inerenti”. Il che, tradotto, significa che la società del Gruppo Benetton si lascia aperta qualsiasi ipotesi, dopo che in una lettera al Mise dello scorso 2 ottobre aveva espresso le proprie perplessità sul piano industriale della nuova Alitalia, mettendo in dubbio la propria partecipazione alla Newco.

Da allora, nonostante l’incontro “riparatore” avvenuto tra il premier Conte e i vertici del Gruppo, i nodi in campo non sono stati sciolti, a cominciare dalla volontà di vedere Delta Air Lines impegnata con maggiore peso azionario, e finendo con il ruolo che la nuova Alitalia dovrà giocare all’interno di Blue Skies, la joint venture transatlantica con gli stessi americani, Air France-Klm e Virgin Atlantic.

Intanto, negli ultimi giorni il ritorno in scena di Lufthansa sembra aver ulteriormente complicato le cose. Come si ricorderà, con una lettera inviata al Mise e ai commissari, il vettore tedesco ha proposto alla nuova Alitalia un “accordo commerciale forte”, ponendosi di fatto come alternativa a Delta nella newco guidata da Fs e Atlantia. Per parlare del possibile accordo, sottolinea Repubblica, alcuni emissari del vettore tedesco saranno a Roma in settimana per incontrare separatamente sia l’ad delle Ferrovie Gianfranco Battisti, sia i vertici di Atlantia.

Perché Fs possa considerare la proposta, ha scritto sempre il quotidiano, Battisti nella sua lettera di risposta avrebbe invitato Lufthansa a dichiararsi disponibile a impegnarsi ad acquisire una partecipazione azionaria in Alitalia, oltre a saldare il conto (stimato intorno ai 300 milioni di euro) per il cambio di alleanza, da Skyteam a Star Alliance.

L’ultima volta che il nome di Lufthansa era stato accostato al dossier Alitalia risale a otto mesi fa, quando la compagnia tedesca si era offerta di salvare il vettore tricolore praticamente a costo zero, mettendo però nel conto circa 6mila esuberi. Poi una volta entrata in campo Fs, stante anche l’opposizione di sindacati e governo gialloverde, i tedeschi si erano fatti da parte.

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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