Alitalia, airberlin e Ryanair: Walsh (Iag) si gode lo spettacolo

by Giorgio Maggi | 26 Settembre 2017 8:00

«In Italia stiamo crescendo in modo organico, con Vueling soprattutto che ha messo più capacità. E nei prossimi due mesi decideremo come investire su Roma (e Parigi) con Level». Dal palco di World Routes 2017 – a Barcellona – Willie Walsh, chief executive officer di British Airways, proprietaria di International Airlines Group, ha le idee chiare sul mercato domestico dello Stivale.

«Non ci interessa crescere sui collegamenti interni, puntiamo piuttosto a sviluppare la rete da e per l’Italia», aggiungendo come lo stallo della situazione di Alitalia non potrà che avvantaggiare ulteriormente i competitor. «In una fase iniziale abbiamo partecipato alla due diligence, ma poi ci siamo ritirati in fretta. La situazione era poco chiara», dice.

Un po’ come sta avvenendo con la procedura di acquisizione dell’altro vettore collegato a Etihad Airways. «Abbiamo preso parte al bid per una parte di airberlin – ricorda il manager – ma non credo che le cose andranno in modo diverso da quello che tutti si aspettano: Lufthansa acquisirà la compagnia. Ma aspettiamo e vediamo, per il momento non c’è ancora niente di ufficiale».

Posizione di attesa anche nei confronti di Ryanair, alle prese con l’affaire piloti. «Tutta l’industria dell’aviazione deve imparare da quanto è successo alla compagnia», avverte Walsh.

E parlando del coetaneo e connazionale Michael O’Leary, non usa mezze misure: «Non ho gioito di quanto è accaduto, ma bisogna riconoscere che hanno una straordinaria capacità di passare indenni da ogni tempesta». Insomma, anche qui Iag resta alla finestra, sempre però «in attesa di verificare se ci saranno opportunità di mercato da sfruttare».

Anche perché, conclude Walsh, le possibilità di essere profittevoli per i vettori tradizionali esistono anche sul corto e medio raggio. Esattamente come accade per British Airways.

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