Albarella apre al trade: «Accordi con Gattinoni e Robintur»

Albarella apre al trade: «Accordi con Gattinoni e Robintur»
11 Giugno 07:00 2020 Stampa questo articolo

È stata la prima spiaggia dichiarata sicura in Italia nella fase post Covid e la prima a riaprire i servizi già a metà maggio. Perché, come dice Mauro Rosatti, direttore di Albarella Srl – la società del Gruppo Marcegaglia che si occupa della gestione del polo turistico e immobiliare dell’isola privata nel Parco del Delta del Po – «noi siamo abituati da sempre a lavorare sulla sicurezza».

Tanto che anche durante i mesi di chiusura, la progettazione della stagione non si è mai fermata. «Certo, abbiamo predisposto, anticipandoli, i protocolli necessari, dagli appartamenti agli hotel, passando per gli spazi comuni dell’isola, e potenziando anche l’ambulatorio medico». Ma ad Albarella, il distanziamento sociale non è un problema. «Si tratta di un isola, con accesso controllato 24 ore su 24, di 600 ettari di terra circondati da mare e laguna. In un campeggio di 60 ettari, in media, ci sono 15mila posti letto. Qui, in 600 ettari ci sono 12mila posti letto».

Mauro Rosatti, Albarella

Come sarà organizzata la spiaggia?
«Il plexiglass tra un ombrellone e l’altro è una bufala da incubo, dal momento che la nostra spiaggia misura 350mila metri quadri. Già nelle stagioni “normali” ogni ombrellone conta 16 metri quadri di spazio esclusivo, misura che quest’anno lo spazio per turista sarà aumentato fino a 40metri quadri a ombrellone. Significa contare su un distanziamento di 6 metri tra gli ombrelloni. Per aumentare il distanziamento e diminuire gli assembramenti al bar, inoltre, sarà implementato il servizio spiaggia con il delivery drink and food all’ombrellone».

L’emergenza Covid-19 ha influito sulle prenotazioni?
«L’interesse non è mai calato, nemmeno nelle settimane più dure. Siamo stati i primi d’altronde a rassicurare i nostri clienti, che contano un’ampia quota di repeater, introducendo sul nostro sito una serie di faq molto esaustive. Quello della sicurezza, è un tema molto sentito soprattutto dagli italiani, che tradizionalmente rappresentano “solo” il 30% della nostra clientela. Molto meno, invece, dai tedeschi che del resto sono già arrivati sull’isola, anche se in minor parte rispetto agli altri anni quando case e hotel erano già aperti da aprile».

Avete fatto accordi con t.o. e agenzie di viaggio italiane in vista dell’estate?
«Sì, per la prima volta Robintur ci ha inserito nel catalogo dedicato al Mare Italia, come luogo e destinazione ipersicuro. Stessa cosa per Gattinoni. Il nostro è un prodotto accessibile a tutti, sono convinto che dopo l’esperienza di quest’estate gli italiani torneranno».

Si possono già fare delle previsioni sull’andamento della stagione?
«Per luglio e agosto le cose stanno andando bene, mi aspetto a fine stagione di arrivare solo a un meno 20-25% rispetto allo scorso anno, ovvero le prenotazioni perse tra aprile e giugno. Per quanto riguarda i canali di distribuzione, vedo che stiamo crescendo sulle Ota (+20%), sulle prenotazioni dirette (+10%), mentre ovviamente i t.o. esteri sono attualmente a un meno 30%».

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Giorgio Maggi
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