Aiuti al turismo, aspettando ancora Draghi

Aiuti al turismo, aspettando ancora Draghi
20 Gennaio 15:45 2022 Stampa questo articolo

Un altro giovedì di attese a vuoto. Tra elezioni al Colle e scandalo Moby-M5S il Consiglio dei ministri che dovrebbe varare le nuove misure salva turismo slitta ancora. È ora fissato per domani (venerdì) e intanto dal settore già si leva un nuovo grido d’allarme all’indirizzo del premier Mario Draghi. A lanciarlo stavolta è Assoturismo, che commentando i dati Istat, affida al suo presidente Vittorio Messina l’appello al governo a stanziare «sostegni immediati e congrui per le attività economiche colpite dalla crisi, soprattutto nelle grandi città e nei comuni a vocazione artistica e culturale».

«Senza un intervento rapido del governo, con i dati di inizio 2022 che certificano ancora un netto calo di presenze turistiche – denuncia il numero uno dell’associazione che fa capo a Confesercenti – migliaia di imprese e professionisti chiuderanno a breve i battenti e migliaia di lavoratori resteranno a casa senza stipendio».

“Il 2021 doveva essere l’anno della ripresa per il turismo italiano. I dati invece sono impietosi: -40,7% di presenze rispetto al 2019, -178 milioni di presenze e -67 miliardi di consumi turistici interni. Con le grandi città a guidare in negativo la classifica con una perdita di quasi 3 presenze su 4”, ricorda Assoturismo che sottolinea l’emergenza grandi città, che hanno registrato nel 2021 il -73,4%.

Per l’associazione guidata da Messina, così come già denunciato da Confcommercio, “il combinato disposto di Omicron, smart working e caro bollette è una vera e propria mannaia sulla testa delle imprese. Nel 2021, rispetto al 2019, mancano all’appello 67 miliardi di euro di consumi turistici interni (-28 miliardi solo nelle città d’arte) con la ricettività che perde 18 miliardi, la ristorazione e i pubblici esercizi che vedono in fumo -8 miliardi di consumi e le agenzie di viaggi -2,5 miliardi”.  

Oltre a un nuovo round di sostegni alle imprese del turismo, con un fondo perduto che – si dice – potrebbe addirittura oscillare tra i 350 e i 500 milioni di euro, in ballo anche ammortizzatori sociali ad hoc con la prevista proroga della cassa integrazione Covid, che però potrebbe venire sostituita da un “Fis scontato”, alleggerito degli oneri a carico delle aziende.

Misure necessarie, che – insieme ai previsti interventi contro il caro bollette – dovrebbero affiancarsi nel travel alla richiesta della proroga della moratoria dei mutui, del bonus affitti e dell’esenzione della prima rata Imu. Misure più volte richieste dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che, qualora fossero disattese, scatenerebbero la più feroce rabbia dell’industria. Con le agenzie di viaggi aderenti a Maavi, già «pronte a riaccendere in piazza», come promesso nel consueto “bollettino Facebook” dalla presidente Enrica Montanucci..

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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