Airbnb-USVI, primo accordo sulle tasse nei Caraibi

22 Giugno 07:00 2017 Stampa questo articolo

Il governo delle United States Virgin Islands e Airbnb hanno firmato il primo accordo sulle tasse nei Caraibi. La piattaforma online si prende carico di raccogliere la gabella del 12,5% sugli alloggi per conto del proprietario, rimettendola al Virgin Islands Bureau of Internal Revenue (Bir). L’accordo crea un’ulteriore opportunità per attirare visitatori nelle isole americane, contribuendo quindi alla crescita e alla diversificazione turistica.

Airbnb vanta nelle United States Virgin Islands circa 2mila contatti. E di norma un host della piattaforma ricava 7mila dollari all’anno. «Airbnb rappresenta un’entrata supplementare, aiutando le famiglie residenti e contribuendo anche a elevare la qualità di vita. Se gli ospiti locali da un canto supportano anche l’arrivo di nuovi visitatori sulle isole, quest’ultimi riescono a conoscere gli aspetti più organici e autentici dell’arcipelago spendendo in servizi della comunità locale e facendosi portavoce con altri nell’incoraggiare a visitare le Us Virgin Islands», afferma Shawn Sullivan, responsabile per l’area Caraibi e Centro America di Airbnb Public Policy.

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