«Agenti? Meglio travel advisor»: la rivoluzione vista da Paola Frigerio

15 Ottobre 07:00 2018 Stampa questo articolo

Una vera e propria lezione di autostima per gli agenti di viaggi quella condotta al Talent Arena di Rimini durante Ttg Travel Experience da Paola Frigerio, leisure, marketing e network director di Frigerio Viaggi, per spiegare alla platea la trasformazione già avvenuta nella distribuzione turistica americana dove oggi operano i travel advisor: consulenti di viaggio a tutto campo per rispondere a un viaggiatore sempre più erudito, informato e smaliziato.

«Una condizione ormai essenziale per competere nel mercato dei viaggi di oggi e di domani – ha sottolineato Paola Frigerio – perché parte dal presupposto che il cliente cerca relazioni e competenze per finalizzare l’acquisto di un viaggio». Per declinare al meglio questa nuova dimensione professionale, Frigerio ha illustrato i passaggi-chiave che vanno dalla conoscenza dei fornitori all’aggiornamento costante sui prodotti presenti nel mercato, dalle capacità organizzative alla comunicazione sempre più social per intercettare nuove fasce di clientela.

Dalla platea è stata sollevata la questione che forse più sta a cuore agli adv e riguarda la formazione: come diventare travel advisor? Come e cosa studiare? Non basta la palestra quotidiana del front desk, ma occorre una passione abbinata alla voglia di conoscere le tendenze del momento, le metamorfosi dei viaggiatori.

Paola Frigerio ha concluso avvertendo che tale rivoluzione, in atto da tempo negli Stati Uniti, deve trovare la migliore evoluzione anche dalle nostre parti, sia perché siamo uno dei paesi leader del turismo, sia perché i limiti del web che hanno fatto riportato alla ribalta il valore del lavoro delle agenzie di viaggi è un’occasione unica per tornare da protagonisti nella filiera del turismo organizzato.

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Andrea Lovelock
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