Agenti di viaggi, avanti tutta: indagine Sabre

Agenti di viaggi, avanti tutta: indagine Sabre
03 Dicembre 07:00 2021 Stampa questo articolo

Le agenzie e l’intermediazione riacquistano un ruolo centrale nell’industria dei viaggi, che entro tre anni dovrebbe tornare ai livelli pre Covid. Sono i primi due dati fondamentali dello studio elaborato da Sabre a livello mondiale, che ha messo in evidenza come è cambiata la domanda di viaggi e quali le risposte su cui le agenzie devono puntare: tecnologie, personalizzazione e differenziazione dell’offerta.

Il sondaggio, che ha coinvolto addetti al settore in 20 Paesi tra Emea (Europa, Medio Oriente ed Africa), Asia Pacifico e Americhe, tra settembre e novembre 2021, ha evidenziato che il settore sta cambiando ma ci crede: per la maggior parte degli intervistati, l’80%, il ritorno ai livelli pre-Covid avverrà nel medio termine e solo per l’8% i tempi saranno più lunghi.

Tra i trend in crescita: l’importanza degli agenti di viaggi, sempre più fondamentali per i viaggiatori che hanno bisogno di consulenza professionale per: non sbagliare con le restrizioni locali (92% degli intervistati), cancellazioni e riprenotazioni (90%), sicurezze su igiene e stato di salute dei luoghi oggetto del viaggio (84%), consigli sulla destinazione (66%) e, non ultimo, flessibilità per far fronte ai continui cambiamenti della situazione (87%).

Ma come è cambiato il loro lavoro a fronte di questi mutamenti della domanda? Sicuramente ne è aumentato il carico in modo significativo. L’88% degli intervistati ha dichiarato di spendere molto più tempo nell’aggiornarsi su regole e regolamenti, l’85% lo perde per riprenotare viaggi spostati, il 66% lo impiega per approfondire nuovi prodotti e destinazioni, il 67% ne usa molto per comunicare con il cliente a proposito di protocolli e dettagli delle prenotazioni.

E nel futuro? I trend indicano che i viaggi di lavoro e di piacere saranno sempre più combinati tra di loro e che di conseguenza la durata dei soggiorni aumenterà. L’81% delle agenzie è convinto che la loro popolarità nel prossimo triennio, per tutte queste ragioni, sicuramente crescerà.

Cosa possono fare quindi le adv per spingere la ripresa e rispondere ai nuovi trend? Creare pacchetti sempre più personalizzati, genere un maggior focus sui clienti leisure, puntare a target più alti in termini di rendimento, investire in nuove tecnologie per migliorare redditività e posizionamento sul mercato, differenziare l’offerta di prodotti e destinazioni.

In questo scenario, dalle aspettative cosi differenti, sicuramente un ruolo importante lo giocano tecnologie e automazione, settori chiave in cui investire, soprattutto se si guarda ai sistemi di pagamento virtuali, nei Paesi Emea più che nel resto del mondo.

Ecco quindi che la strategia di Sabre al 2025 si sviluppa su alcuni punti cardine, tra cui il primo è senz’altro la grande mole di investimenti per lo sviluppo di nuove tecnologie, oltre 1 miliardo di dollari. Poi, l’inserimento di nuove figure professionali specializzate, lo sviluppo della base Emea di Cracovia, dove ultimamente sono state assunte oltre 200 persone. Senza dimenticare gli investimenti nell‘intelligenza artificiale, da cui è nata anche la partnership con Google con l’intento di creare un marketplace per viaggi sempre più personalizzati, con servizi alle agenzie che gli consentano una maggiore automazione, pagamenti virtuali e differenziazione dei prodotti.

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Paola Camera
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