Affitti brevi e tasse, ora le Regioni vogliono l’Ires

16 Febbraio 11:52 2018 Stampa questo articolo

Pressing delle Regioni sugli affitti brevi. Dopo l’avvio della cedolare secca al 21% – nota ancor di più come tassa Airbnb – i governatori regionali rilanciano con l’Ires, e quindi sull’imposta sul reddito della società, per tutte quelle attività di locazione con durata inferiore a 30 giorni e svolte imprenditorialmente.

I governatori – così come riporta Il Sole 24 Ore – hanno infatti votato all’unanimità, nella Conferenza delle Regioni, un ordine del giorno da consegnare al Governo chiedendo l’avvio di un tavolo tecnico, soprattutto per definire quanto prima il regolamento previsto dal decreto legge 50/2017 risalente a quasi un anno fa e atteso dopo 90 giorni (tempo scaduto), con il quale il ministero dell’Economia e della Finanza (Mef) doveva stabilire i requisiti in base ai quali gli affitti brevi turistici vengono svolti in forma imprenditoriale.

Il documento, ufficialmente consegnato al Governo nella prossima Conferenza Stato-Regioni, chiede chiarezza proprio in merito all’imprenditorialità sulla locazione, che potrebbe far scattere anche altri adempimenti oltre l’Ires: dall’apertura della partita Iva al versamento dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.

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