Affitti brevi, la neo associazione Aigab al governo: “Sostegno al comparto”

28 Ottobre 10:37 2020 Stampa questo articolo

Aigab, la nuova associazione italiana dei gestori di affitti brevi, lancia un appello al governo per richiedere, come altre categorie, un concreto sostegno a un comparto che in Italia conta oltre 550mila appartamenti e un volume di prenotazioni del valore di almeno 10 miliardi di euro l’anno, di cui un buon 60% intermediato tramite le Ota.

L’associazione, che al momento raggruppa le prime cinque principali aziende del mercato italiano (Altido, CleanBnB, Italianway, Sweetguest e Wonderful Italy), intende così dare rappresentanza istituzionale alla categoria degli imprenditori che operano in maniera legale e professionale nel campo dei cosiddetti affitti brevi, ovvero il turismo professionale in appartamento.

Tra le richieste avanzate, il prolungamento degli ammortizzatori sociali (Fis e Cig) per il personale dipendente al fine di evitare la dispersione degli investimenti fatti sulla formazione dello staff fino a marzo 2021 e il prolungamento del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione per gli operatori professionali indipendentemente dalla destinazione d’uso degli immobili.

«Gli affitti brevi – fa sapere Marco Celani, ad di Italianway – pesano per circa 10 miliardi l’anno, di cui circa 5 miliardi gestiti da operatori professionali attraverso ecommerce e quindi interamente tracciabili. Gli appartamenti gestiti online sono oltre mezzo milione e le elaborazioni del Centro Studi Aigab ci dicono che gli operatori tra professionali e non professionali sono tra i 20 e i 30mila, con un indotto nel mondo del lavoro di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di numeri importanti. Chiediamo al governo di essere trattati al pari delle altre categorie che compongono la filiera del comparto turismo-hospitality».

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