Aeroviaggi diventa Mangia’s:
l’Italia vince nell’ospitalità

Aeroviaggi diventa Mangia’s:<br> l’Italia vince nell’ospitalità
12 Luglio 08:24 2021 Stampa questo articolo

I fratelli Mangia ci mettono il nome e la faccia. E alla soglia dei 50 anni di storia Aeroviaggi diventa Mangia’s Sea View Resort & Clubs.

Un rebranding preannunciato che porta con sé l’eredità di famiglia: il nuovo marchio è un omaggio al fondatore Antonio Mangia e a un’avventura iniziata in Sicilia nel 1973. Ed è allo stesso tempo un passaggio cruciale e coraggioso – specie guardando all’ultimo anno e mezzo – verso il futuro. Verso la promessa di un salto nella fascia premium del mercato dell’hospitality e di un lusso che coincide con l’esperienza open air.

L’annuncio arriva proprio sull’isola, sulla terrazza di Eolo del Pollina Premium Resort – una delle strutture di punta del Gruppo – durante la serata “Reborn, our Heritage, our Future”. Dopo un aperitivo al tramonto.

Marcello Mangia presidente AeroviaggiÈ emozionato e orgoglioso il presidente Marcello Mangia, quando presenta il brand. «È un momento storico, di cambiamento. Siamo pronti a percorrere la strada di un nuovo modo di fare ospitalità – dice – Abbiamo studiato tanto in un periodo buio, pensando solo ed esclusivamente a migliorare. La nostra eredità è il nostro futuro, perché aggiungiamo ogni anno qualcosa in più. Cito una frase di Aristotele che ho sempre associato alla nostra famiglia e che vale per tutti i nostri partner: noi siamo un’anima che batte in tanti cuori».

Il progetto di rebranding è stato preceduto da numerosi investimenti di restyling e ampliamento in Sicilia e Sardegna, oltre che dalla recente acquisizione, a marzo 2021, del Favignana Premium Resort & Villas, già operativo, che ha portato a 14 le strutture gestite da Mangia’s.

Restano i valori dell’accoglienza familiare made in Italy, da far conoscere in maniera particolare all’estero. In programma un piano di espansione sui mercati internazionali. Non più solo Francia, per anni veicolata da Tui e da decenni mercato di riferimento dell’azienda. Lo sguardo va oltreoceano, a Stati Uniti e Canada, e anche alla Russia e all’America Latina.

«Mercati che amano questo tipo di destinazioni e a cui puntiamo, anche con un’estensione della stagionalità – aggiunge Luca Di Persio, global cmo & revenue di Mangia’s – Soprattutto con esperienze open air, che sono il nuovo lusso. Capita raramente che un cognome diventi brand. E che un’azienda così solida decida di rimettersi in gioco e rifondarsi traendo ispirazione dalla propria storia. Ma abbiamo capito, e deciso, in questi mesi, che il cognome Mangia fosse l’elemento di maggiore reputazione. Una reputazione costruita in quasi cinquant’anni di attività. Tutta la strategia di marketing, vendite e revenue sarà a trazione integrale digitale, per onorare lo spirito innovativo del founder Antonio Mangia».

Il nuovo approccio perde il vincolo settimanale della villaggistica: si può decidere di soggiornare nei resort anche una sola notte. E scegliere tariffe b&b e non solo all inclusive.

Si lavora anche sulla differenziazione dell’offerta all’interno della struttura stessa: per esempio con suite e servizi in esclusiva, come ristoranti dedicati, per un target più altosplendente. Veri e propri club up level all’interno del resort.

L’esperienza Mangia’s mette al centro le emozioni che l’ospite può vivere al di fuori delle camere (tra l’altro oltre l’80% è vista mare), all’aria aperta, sulle terrazze, in contesti paesaggistici di rara bellezza. Per ora in Sicilia e Sardegna, ma sono allo studio nuove destinazioni.

Il Gruppo punta a un modello di accoglienza più sostenibile e integrato nel contesto naturalistico, basato sulla valorizzazione degli spazi aperti, del mare, delle spiagge, dei parchi privati, dei panorami, delle aree verdi secolari in cui sono immerse le strutture. Altri prati – oltre a quello calcistico – su cui l’Italia può vincere.

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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