Aerotaxi elettrici e senza pilota: la rivoluzione di Boeing

04 Febbraio 12:17 2022 Stampa questo articolo

Il futuro della mobilità urbana è sempre di più quello degli aero-taxi elettrici – soprattutto per un mercato business e corporate – velivoli leggeri, sostenibili e rapidi che presto popoleranno i cieli delle maggiori città nel mondo. Boeing però sposta l’asticella ancora più in alto con il maxi investimento in Wisk Aero – startup neozelandese che vede tra i finanziatori anche il co-fondatore di Google, Larry Page – che ha ideato dei modelli di aerei elettrici senza pilota.

Il colosso di Seattle, detentore della maggioranza di Wisk Aero, ha deciso infatti di accelerare sul progetto annunciando un investimento da 450 milioni di dollari con l’obiettivo di arrivare entro il 2028 ad essere il primo velivolo senza pilota ad essere certificato negli Stati Uniti. Secondo Boeing la mobilità aerea del futuro, sia per il trasporto passeggeri sia per le merci, passerà  anche e soprattutto da questa nuova generazione di velivoli.

Gli aerotaxi di Wisk stanno già compiendo numerosi test e voli di prova; ma le sfide che attendono il settore sono soprattutto legate alle certificazioni della Federal Aviation Administration negli Usa e dell’Aviation Safety Agency in Europa oltre alla predisposizione dei veliporti e delle infrastrutture nelle città e all’integrazione degli aerotaxi nel sistema di controllo di voli.

Gary Gysin, amministratore delegato di Wisk, ha annunciato che la prima fase di test «per raccogliere e analizzare i dati e per supportare l’integrazione sicura dei veivoli nel sistema dello spazio aereo è stata condotta nel Queensland, in Australia, nel novembre 2021. durante la prima metà del 2022 in Nuova Zelanda opereremo altri test e simulazioni per l’esame delle interazioni con il controllo del traffico aereo in un ambiente di spazio aereo controllato».

Wisk si sta concentrando anche sulla messa a punto della batteria elettrica che consentirà il volo autonomo dei taxi. «L’autonomia ad oggi è di sole 25 miglia (40 km) ma a progetto finito contiamo di arrivare fino a un’autonomia di 65 miglia (poco più di 100 chilometri). Un aereo autonomo è necessario per contenere i costi operativi e le tariffe accessibili: pensiamo di poter offrire tariffe a partire da 2 dollari a miglia», ricorda Gysin.

Il tema della certificazione è stato poi affrontato da Brian Yutko, vicepresident & chief engineer per la sostenibilità e la mobilità futura di Boeing: «Stiamo collaborando con la FAA in maniera costruttiva perché anche l’ente è cosciente che questi modelli sono il futuro del trasporto aereo, ma al momento non possiamo ancora definire una data precisa per il lancio. Gli aerotaxi voleranno quando saranno sicuri e certificati, ma il nostro investimento è un segnale di fiducia: crediamo molto in questo prodotto. Inoltre, sebbene l’aereo volerà in modo autonomo, un pilota di sicurezza monitorerà il funzionamento tramite una stazione di controllo a terra e sarà in grado di intervenire se necessario».

Rispetto alla concorrenza (da Airbus a Embraer a decine di altre startup, ndr) Wisk sarà anche operatore di volo, oltre a produrre e vendere i velivoli a d altri operatori. «Nessuno conosce il nostro aeromobile come noi, agire come operatore ci consentirà di garantire che il velivolo e i servizi siano operati con il massimo livello di sicurezza – conclude Gysin – A otto anni dall’inizio del servizio prevediamo di avere la più grande flotta di aerotaxi elettrici al mondo, effettuando 14 milioni di voli e trasportando circa 40 milioni di persone all’anno. Il lancio del servizio avverrà inizialmente in 20 città».

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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