Aeroporto di Venezia, dopo il restyling il 1° luglio riapre la pista principale

22 Maggio 11:30 2019 Stampa questo articolo

Nove cantieri aperti e un impiego complessivo di oltre 500 persone al giorno, per un totale di circa 900 milioni di euro di investimenti (507 dei quali già realizzati). Sono ormai giunti alla terza tranche i lavori previsti dal Master Plan 2012–2021 dell’aeroporto Marco Polo che culmineranno con la riapertura della pista principale prevista per il prossimo 1° luglio.

Come è stato messo in luce durante un incontro tra i vertici di Enac e quelli di Save, la società di gestione dello scalo lagunare, gli interventi attualmente in opera prevedono il rifacimento della pavimentazione e degli impianti della pista principale, l’ammodernamento dei raccordi esistenti e la realizzazione di nuovi raccordi ad alta velocità con la pista secondaria. L’intero intervento, dal costo complessivo di 135 milioni di euro, terminerà a settembre 2020. Il Master Plan approvato dall’Enac, inoltre, prevede investimenti in tema di sostenibilità ambientale pari a 46,5 milioni di euro, 25,5 dei quali ad oggi già impiegati.

«L’Aeroporto di Venezia – ha dichiarato il presidente dell’Enac Nicola Zaccheo – costituisce, insieme a Roma e Milano, una delle principali porte d’ingresso al nostro Paese. Il lavoro di squadra realizzato negli ultimi anni, anche attraverso il Contratto di Programma che prevede un meccanismo di vigilanza collaborativa e costruttiva da parte dell’Enac e grazie all’impegno dei professionisti dell’Ente, ha stimolato la realizzazione degli investimenti e ha contribuito al mantenimento di elevati livelli di qualità dei servizi resi al passeggero, del comfort e della puntualità. Queste caratteristiche rendono lo scalo particolarmente apprezzato da tutti coloro che per turismo e lavoro vengono a Venezia in aereo».

«L’incontro odierno con Enac è stato estremamente proficuo, in quanto ci ha permesso di analizzare e condividere lo stato di avanzamento del piano di sviluppo del Marco Polo, focalizzandoci in dettaglio anche su progetti ed attività meno noti, ma altrettanto elaborati e complessi, come quelli finalizzati alla sostenibilità ambientale – ha dichiarato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save – Lo scambio ed il confronto tra i nostri uffici e quelli dell’Ente regolatore sono costanti, caratterizzati da un rapporto di collaborazione senza il quale non avremmo potuto raggiungere i risultati ad oggi ottenuti».

 

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