Aeroporti a zero emissioni: l’obiettivo 2025 dell’Europa

Aeroporti a zero emissioni: l’obiettivo 2025 dell’Europa
24 Maggio 07:40 2021 Stampa questo articolo

Zero emissioni entro il 2050 è l’impegno riconfermato da oltre 230 aeroporti europei nel corso dell’Aviation Sustainability Summit promosso da Aci Europe. La sfida per un trasporto aereo green era stata assunta già nel 2019 e il rallentamento dovuto alla pandemia non ha frenato questi sforzi che, di fatto, verranno potenziati dall’industria aeroportuale europea intenzionata a raggiungere lo zero netto per le emissioni di CO2 lungo un percorso virtuoso dei prossimi trent’anni. Sulla base dei volumi di traffico degli aeroporti europei del 2019 e dell’impronta di carbonio stimata, questo impegno Net Zero eliminerà un totale di 3,14 milioni di tonnellate di emissioni annuali di CO2 a partire dal 2050.

L’obiettivo era stato già inquadrato da 211 aeroporti prima della crisi da Covid-19. Ora altri 24 scali si sono aggiunti, portando al 68% la quota-mercato degli aeroporti green in Europa. E nel corso del Summit di Aci Europe è emerso che sul totale, ben 91 aeroporti, gestiti da 16 società aeroportuali, sono pronti a mantenere il loro impegno Net Zero già entro il 2030.

Tra i gestori aeroportuali c’è Swedavia (sotto il cui cappello c’è anche Stoccolma-Arlanda), lo scalo internazionale di Atene, il sistema di Aéroports de la Côte d’Azur (dove figura Nizza), Aeroporti di Roma (con Fiumicino e Ciampino), Amsterdam Schiphol, Avinor (che gestisce 44 aeroporti incluso Oslo), Copenhagen, Eindhoven, l’EuroAirport Basel-Mulhouse-Freiburg, Finavia (con 21 aeroporti tra cui Helsinki), Lussemburgo, Lione-Saint Exupéry, Marsiglia-Provenza, Sea Milano e Tallinn.

A fronte di questi impegni Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, ha commentato: «Gli aeroporti europei sono stati leader a livello globale nell’azione per il clima negli ultimi 12 anni, offrendo costanti riduzioni di CO2 attraverso l’Airport Carbon Accreditation. Sebbene il Covid-19 sia stato uno choc senza precedenti, da cui dobbiamo ancora riprenderci, ha solo rafforzato la nostra determinazione a fare la nostra parte nella transizione verso economie europee senza emissioni di carbonio. I livelli di ambizione rinnovati e intensificati che annunciamo oggi sono davvero impressionanti date le circostanze. Riflettono non solo il continuo allineamento con gli obiettivi climatici dell’Ue, ma per molti aeroporti che ora puntano a Net Zero entro il 2030, significa andare ben oltre l’obiettivo europeo di riduzione del -55% nel 2030».

Jankovec ha poi aggiunto: «Naturalmente, questi sforzi sono anche parte integrante della visione e della tabella di marcia verso un’aviazione europea Net Zero entro il 2050, che di recente si è concretizzata in Destinazione 2050». Oltre a ridurre le emissioni di CO2, di cui sono direttamente responsabili, gli aeroporti europei avranno anche un ruolo cruciale da svolgere nel sostenere altri partner e in particolare le compagnie aeree nei loro sforzi di decarbonizzazione».

Soddisfatta anche Adina Vălean, commissaria Ue per i trasporti, intervenuta al summit con una riflessione molto pragmatica: «Il Green Deal europeo è il nostro piano per rendere l’Ue più sostenibile. Le misure politiche delineate nella nostra strategia per la mobilità sostenibile e intelligente dovrebbero aiutare le parti interessate nel settore dell’aviazione a decarbonizzare il settore. Inoltre, quando si parla di decarbonizzazione degli aeroporti, è impossibile non menzionare il ruolo e l’impatto positivo che l’Airport Carbon Accreditation di Aci ha avuto nel guidare gli impegni per il clima degli aeroporti. Accolgo con molto favore lo sforzo delle parti interessate nel tenere testa a questi ambiziosi obiettivi per raggiungere Net Zero».

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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