Aeroporti a numero chiuso:
turismo organizzato in rivolta

Aeroporti a numero chiuso: <br>turismo organizzato in rivolta
17 Giugno 13:06 2022 Stampa questo articolo

Dopo due anni di pandemia l’impennata della domanda di viaggi aerei e la carenza di personale ha provocato una crisi di sovraffollamento per l’intero trasporto aereo, soprattutto in Europa e Nord America.  La stagione estiva si sta complicando sempre di più con caos e disagi che stanno interessando il sistema aeroportuale e una catena di cancellazioni, ritardi e disagi dei voli che si ripercuote sui viaggiatori e sul sistema delle agenzie e tour operator. Tanto che in Olanda e in Inghilterra alcuni tra i principali scali imporranno probabilmente un “tetto” al numero di voli e/o passeggeri.

Il primo caso, nonché quello più eclatante, riguarda lo scalo di Amsterdam Schiphol che già da inizio aprile sta soffrendo un andamento caotico dei movimenti passeggeri – con file interminabili e disservizi – e la cancellazione di tanti voli. Per questo, poche ore, fa la società di gestione dello scalo ha annunciato l’introduzione di un limite al numero di passeggeri ammessi in estate: una mossa inusuale e storica per uno degli aeroporti più trafficati d’Europa che significa la cancellazione di ulteriori voli, soprattutto per il gruppo Air France-Klm che ha in Amsterdam uno dei suoi due hub principali (oltre a Parigi CdG).

Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, infatti, Schiphol accetterà al massimo 70.000 passeggeri al giorno, circa il 16% in meno (pari a 13.500 seggiolini) di quanto avessero pianificato le compagnie aeree. «Stabilire un limite ora significa che la grande maggioranza dei viaggiatori sarà in grado di viaggiare da Schiphol in modo sicuro e responsabile», ha dichiarato il ceo dell’aeroporto, Dick Benschop.

Una scelta che ha mandato su tutte le furie sia la compagnia olandese Klm sia le agenzie di viaggi locali. “Non può funzionare così; non possono essere i clienti che utilizzano l’aeroporto a pagare per i problemi di capacità e di organizzazione di Schiphol – ha sottolineato in una nota Klm – Riteniamo Schiphol responsabile dell’impatto finanziario dei tale scelta e non ci aspettavamo di dover ridurre i nostri programmi su larga scala ancora una volta”.

Da parte sua, l’associazione di categoria delle agenzie di viaggio olandesi (Anvr), invece, ha annunciato – secondo quanto riporta il giornale online 31Mag – di voler intentare causa contro Schiphol per chiedere che lo scalo risarcisca i danni causati dalle sue scelte. Secondo l’associazione, infatti, a rischio c’è la tenuta finanziaria di agenzie e tour operator che dovranno risarcire di tasca propria i rimborsi legati alle prenotazioni di un pacchetto (hotel, escursioni e tour nello specifico) in caso di volo cancellato.

Già nelle scorse settimane, infatti, Klm aveva annunciato una riduzione dei voli, così come Lufthansa e easyJet avevano comunicato una serie di cancellazioni. Il colosso tedesco intende annullare quasi 1.000 voli nazionali ed europei nei suoi hub a Francoforte e Monaco per il mese di luglio; mentre easyJet sta cancellando numerosi voli su tutto il network europeo.

Anche l’aeroporto di Londra Gatwick, infine, ha preannunciato che per ridurre i disagi durante il picco estivo il numero di voli giornalieri sarà limitato a 825 a luglio e 850 ad agosto, il che significa la cancellazione di almeno il 10% del network (circa 100 voli al giorno).

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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