Adventure travel, la nuova frontiera del trade

Adventure travel, la nuova frontiera del trade
17 Maggio 12:16 2021 Stampa questo articolo

Cicloturismo in montagna, birdwatching, escursionismo, kayak, diving, canyoning: in una parola turismo outdoor. Fino a dieci anni fa era una vacanza per pochi, una ‘nicchia’ riservata a sportivi e naturalisti; oggi è un fenomeno in piena espansione, vuoi anche per le regole di distanziamento dettate dalla pandemia. Da qui l’importanza di intercettare i nuovi bisogni dei turisti attivi e confezionare offerte ad hoc. In una tavola rotonda promossa da Regiondo, l’online booking system artefice di una piattaforma (Activity Booking Software) mirata, un supporto tecnologico per il cambio di passo del turismo outdoor.

L’ITALIA SCALA LA CLASSIFICA. «Nel passato – ha sottolineato Davide Valin, digital marketer e fondatore di Xeniapro – la parola “avventura” rimandava nel nostro immaginario a un’esperienza per pochi eletti che si cimentavano in capo al mondo in attività pericolose e faticose. I viaggiatori di oggi invece abbracciano l’idea di piccole avventure alla loro portata, che ognuno può sperimentare senza una necessaria e rigida preparazione atletica e tecnica, magari anche vicino a casa. Coppie, famiglie, gruppi di amici: il target si è notevolmente diversificato ed è bene che gli operatori ne tengano conto per le loro programmazioni post-pandemia. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno significativo anche in termini economici:  la spesa per l’adventure travel nel mondo si attesta sui 683 miliardi di dollari (565 miliardi di euro); la Gran Bretagna è il maggiore mercato, pari al 19% dei turisti avventura di tutto il mondo, seguito dalla Germania. Mentre l’Italia sta risalendo la classifica ed è dietro solo alla Spagna come propensione a viaggi outdoor nell’ultimo anno, in pieno periodo covid».

URBAN MARKETING. Un trend confermato anche da Sharewood Travel, specializzato in viaggi-avventura, che ha delineato le principali tendenze per il 2021, menzionando le attività più richieste  come il surf, il parapendio, lo ‘sled-dog’ (slitte sulla neve), mountain-bike, trekking di montagna, riding horse. Lo scorso anno il 46% degli italiani ha scelto una vacanza outdoor e per quest’anno si prevede un consolidamento di questo share, magari privilegiando ancora destinazioni di prossimità. Da qui l’importanza di innovare le mete con un urban marketing che coinvolga gli abitanti dei territori ad essere brand ambassador delle loro località.

L’operatore ha promosso anche un Master in Travel and Destination Expert che mira a formare i professionisti del turismo di domani in una stretta correlazione col territorio.  E tra le altre iniziative lanciate da Sharewood Travel rientra la formula Up2You combinata a viaggi e soggiorni responsabili all’insegna della tutela ambientale. Per la stagione 2021,  l’operatore ha realizzato pacchetti come ‘Bike and Wine’ in Umbria.

Anche MMove into Nature, specializzato in alpinismo alla portata di tutti, con una sua scuola di alpinismo Mmove ed  escursioni in montagna, ha consolidato la sua nicchia toccando oltre 6000 clienti. Il 49% delle esperienze di vacanza attiva viene ormai  prenotato via mobile, con una crescita di prenotazioni nel mondo che secondo Phocuswright  toccherà il valore di  21 miliardi di euro.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli