Verso il Wte 2021, modello green per i siti Unesco

Verso il Wte 2021, modello green per i siti Unesco
17 Giugno 07:00 2021 Stampa questo articolo

Tutto già pronto per il Wte 2021, il salone mondiale del Turismo dedicato ai siti Unesco che si terrà dal 23 al 25 settembre a Padova nella storica cornice del Palazzo della Ragione. Un’edizione tutta in presenza come tiene a precisare Marco Citerbo, amministratore M&C Marketing consulting, agenzia organizzatrice del salone.

«Rispetto allo scorso anno, quando eravamo comunque riusciti ad allestire l’evento, in formato ridotto, il prossimo settembre ripristineremo il workshop in presenza al quale parteciperanno circa 60 operatori, di cui 50 provenienti dall’estero, in particolare dai mercati di prossimità come Svizzera, Germania, Spagna, Olanda e Paesi Scandinavi e 10 operatori italiani specializzati nei siti Unesco e nel turismo responsabile e sostenibile», sottolinea Citerbo.

Una kermesse, dunque, che torna a ricalcare il format del passato con una forte impronta green e un rinnovato modello d’offerta combinata. «Abbiamo proposte d’eccellenza che vogliamo combinare al meglio con soggiorni all’insegna dell’ambiente, come ad esempio in Veneto con l’abbinamento delle passeggiate nelle colline del prosecco o le escursioni notturne in battello alla visita della Cappella degli Scrovegni», ricorda Citerbo.

Il Salone, inoltre, sarà presente (Pad. 4-stand 4012) anche alla Bmt-Borsa Mediterranea del Turismo che si terrà dal 18 al 20 giungo alla Mostra d’Oltremare a Napoli.

Il salone, quindi, punterà molto a enfatizzare l’opportunità di presidiare i mercati nazionali e internazionali con pacchetti d’offerta combinati tra arte, cultura, natura ed eccellenze enogastronomiche del territorio. «Oggi più del recente passato – osserva l’amministratore delegato – Possiamo e dobbiamo rendere appetibile la proposta dei nostri siti Unesco non fine a sè stessa ma con una forte connotazione territoriale, attraverso proposte nuove come le passeggiate in bicicletta, il soft trekking e le visite approfondite dei patrimoni artistico-culturali. Nuove declinazioni che tra l’altro vedono alla ribalta anche altre destinazioni presenti al Wte 2021, come Cuba, Malta e Gran Canaria». Molto folta sarà anche la partecipazione dei siti Unesco italiani con il ritorno di Sicilia, Trentino, Friuli Venezia Giulia.

Ma il Salone Wte sarà anche un momento di riflessione, grazie a una serie di appuntamenti e convegni. «C’è un programma scientifico, patrocinato dall’associazione dei Patrimoni Unesco, che ha riconosciuto il Wte quale unico evento internazionale dove si possono analizzare gli sviluppi sostenibili di questo segmento. Non a caso si parlerà dei piani di gestione delle città-sede dei siti Unesco, che sono alla base della loro fruibilità turistica – annuncia Citerbo – così come ci sarà anche un convegno dedicato alla dieta mediterranea, prodotto immateriale che si lega molto alla qualità della vita e alla crescente attenzione per la natura».

Con il Wte, quindi, si avrà un osservatorio speciale per capire come cambierà la fruizione dei siti dopo la pandemia, con una commercializzazione legata al territorio, e offerte turistiche sostenibili. «Del resto – conclude Citerbo – questo tipo di turismo segue quel trend che si è consolidato all’Unesco con gli ingressi di beni immateriali come le colline del prosecco e lo zibibbo in Sicilia».

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Andrea Lovelock
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