Dopo 10 anni chiude il Sicilia Convention Bureau

05 Settembre 11:43 2019 Stampa questo articolo

Chiude i battenti il Sicilia Convention Bureau, l’unico organismo ufficialmente riconosciuto per il destination marketing della Sicilia. A dare la notizia il presidente Vincenzo Tumminello che commenta: «Senza dubbio questa è la comunicazione più amara che mi sono trovato a dare nei miei 6 anni di presidenza, durante i quali ho imparato ad amare questa società e le persone che l’hanno resa così importante. Molti operatori siciliani ci seguono fin dai primi passi e possono ben comprendere quanto questa decisione sia costata».

È una perdita importante per il turismo siciliano che, dopo dieci anni di servizio, si vede privato di uno strumento per la sua attività di promozione territoriale e creazione e rafforzamento di un’identità turistica e congressuale nel panorama internazionale. La società è stata messa in liquidazione e cesserà la sua attività il 31 dicembre 2019, mantenendo l’operatività ordinaria fino alla fine dell’anno.

«Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito fino ad oggi a sostenere la nostra attività con capitale umano, professionale, intellettuale e finanziario. Il nostro viaggio si ferma qui, ma quello che abbiamo costruito insieme resterà un patrimonio per la destinazione che speriamo sia valorizzato nel tempo nel rispetto del grande lavoro fatto da questa azienda e dal suo staff», prosegue Tumminello.

Sebbene non abbia beneficiato di contributi pubblici, la società è riuscita a garantire l’operatività negli anni e mantenere fede agli obiettivi di crescita prefissati. Con 130 gli operatori del settore turistico-congressuale affiliati, sette edizioni di un osservatorio congressuale per la rilevazione statistica del valore del comparto a livello territoriale, oltre 20mila prospect sviluppati nei numerosi appuntamenti fieristici nazionali e internazionali presieduti, 1700 eventi intercettati e circa 600 confermati in maniera diretta e indiretta, la società ha generato un fatturato potenziale dal 2009 ad oggi pari a oltre 180 milioni di euro.

«L’abbandono da parte delle istituzioni ha decretato la fine di un progetto reale per la crescita del territorio, primo esempio virtuoso di condivisione tra imprenditori del turismo siciliano», ha concluso Ornella Laneri, managing director Scb.

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