Ventisei strutture per la startup Ventaglio

05 Luglio 14:15 2017 Stampa questo articolo

Per favore, nessun paragone con il passato. Il nuovo Ventaglio alza il sipario e per bocca del suo vice presidente Enzo Carella mette subito in chiaro le cose: «Siamo un bambino, con un team di persone qualificate che vogliono mettere in pratica il sogno di una vita».

Via allora, da subito, alla programmazione estiva con il nuovo catalogo Ventaglio 2017-2018 che raccoglie 26 strutture in tutto il mondo (17 in italia e 9 in altri Paesi), con due format autonomi: VentaClub e Ventaglio Resort. Sul fronte delle destinazioni, ci sono Puglia, Calabria, Sicilia (3), Sardegna (4), Toscana (4) e Lombardia, in montagna; all’estero invece, Bodrum, Mykonos, Djerba, Sharm, Watamu, Holbox Island, Tulum.

Ambiziosi anche gli obiettivi: 60 milioni di euro il giro d’affari stimato, 1 milione le room night per l’estate 2017, 2mila collaboratori, 100mila gli ospiti previsti, tutto con un investimento iniziale che il manager quantifica «in più di 1 milione, ma meno di 5».

A sostenere il progetto dal punto di vista finanziario, un fondo di private equity internazionale che detiene il 65% del capitale di Ventaglio Travel Group (che detiene tutti i marchi della vecchia società), a sua volta suddiviso in Ventaglio Hotel & Resorts (compagnia alberghiera con i due format, che seleziona le strutture e svolge opera di consulenza sales&marketing a favore le proprietà alberghiere) e nel t.o. Ventaglio.

Tra i membri del management, il presidente Renato Giovannini, docente alla Sda Bocconi, e Ignazio Abrignani, presidente Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo alla Camera, «una persona che si occupa di turismo tutti i giorni, uno dei pochi che pensano come noi che l’Italia debba fare un salto di qualità nel proporsi come destinazione», dice Carella.

Eh sì, perché tra gli obiettivi del nuovo Ventaglio c’è anche quello di proporsi sui mercati esteri in chiave incoming. «Il nostro vuole essere un modello di compagnia alberghiera villaggista, che grazie al marchio Ventaglio è in grado di offrire un prodotto caratterizzato da tutti quegli elementi di italianità che hanno fatto la fortuna del brand», afferma il manager.

Spazio quindi a caratteristiche inconfondibili della vecchia azienda, dall’italian food style all’entertainment (e non semplice animazione), passando per un’attenzione particolare agli ospiti più piccoli. «Tutti i VentaClub saranno vestiti Ventaglio, come anche i VentaResort, mentre la commercializzazione non sarà esclusiva del t.o.», continua Carella, che sottolinea come già da ora siano in vendita pacchetti comprensivi del volo (di linea e charter).

Intanto, mentre da oggi sono live i due siti web ventaglio.it e della compagnia alberghiera, e apre il centro prenotazioni, 10 promotori commerciali sono già al lavoro sul territorio. «Ci vorrà tempo per costruire un rapporto di fiducia con il trade (nei piani per il 2018 si parla addirittura di un ritorno al progetto VentaPoint), anche se per il futuro dobbiamo pensare di aprirci alla multicanalità», ammette.

Sul fronte della tecnologia poi, sono in fase di sviluppo le piattaforme dedicate alle prenotazioni, mentre in futuro è previsto anche lo sbarco sui gds. «I Viaggi del Ventaglio ha 40 anni di storia alle spalle, noi siamo appena nati, ma con l’entusiasmo di chi sa che esiste uno spazio all’interno del mercato italiano per chi desidera rinnovare l’offerta con elementi nuovi», conclude Carella. Se poi c’è la forza di un marchio, la scommessa sembra più facile.

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Giorgio Maggi
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