Iata-agenzie, cosa cambierà. Summit Uftaa nel 2018

03 Agosto 07:00 2017 Stampa questo articolo

Rivoluzione copernicana preannunciata tra venditori e fornitori di servizi aerei. Al termine dell’assemblea generale straordinaria dell’Uftaa, che si è tenuta nei giorni scorsi a Salerno, i vertici dell’organizzazione che riunisce oltre 60mila agenzie di viaggi di tutto il mondo ha calendarizzato entro i primi mesi del 2018 un summit internazionale su un tema molto caldo, vale a dire il ruolo di Iata nell’attività delle adv e l’evoluzione di un rapporto che non può più essere squilibrato a favore della potente associazione delle compagnie aeree.

«Con l’innovazione tecnologica e l’ingresso di nuovi player e nuove regole, le agenzie devono interfacciarsi alla Iata come a un qualsiasi partner commerciale, senza più vincoli e regole obsolete, vedi ad esempio le fidejussioni – afferma Mario Bevacqua, presidente emerito Uftaa – In quest’ottica cambia la prospettiva operativa delle agenzie che già oggi possono essere libere di scegliere Iata o un altro fornitore di servizio aereo. Anche perché oggi il vero core business delle adv non è più certo la biglietteria aerea».

Un’altra importante delibera dell’assemblea Uftaa a Salerno è stata la costituzione di una Divisione Turismo Uftaa con sede a Istanbul, nata dall’impegno di Tursav, la forte associazione di categoria di agenzie di viaggi turche. Un ufficio attraverso il quale si potrà realizzare una piattaforma per l’interscambio B2B tra associati Uftaa di tutto il mondo specializzati nell’incoming dei vari Paesi e operatori interessati a sviluppare segmenti di traffico come il leisure o il Mice, rendendo ancora più efficace e produttiva la rete di contatti dell’organizzazione.

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Andrea Lovelock
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