Trivabus, viaggi low cost con il bus sharing

08 Marzo 12:10 2017 Stampa questo articolo

Meno di un euro per viaggiare da Napoli a Milano. Stesso prezzo per raggiungere Cosenza dalla Capitale. Un vantaggio per chi, tra studenti e lavoratori pendolari, si muove per arrivare a casa ma anche per chi semplicemente ha tempo e vuole organizzare una vacanza low cost. Ma la convenienza non finisce qui.

Anche le compagnie che offrono la tratta ai clienti ci guadagnano in quanto sarebbero dovuti comunque tornare in deposito senza alcun passeggero, una “percorrenza a vuoto” che magicamente così viene riempita. L’idea innovativa in Italia è quello del “bus sharing” e porta la firma di Trivabus, la start up che aggrega e mette in vendita online le “tratte a vuoto” dei bus su tutto il territorio nazionale, a tariffe nettamente inferiori rispetto al mercato.

«Lavoro da anni nel settore del trasporto su gomma – spiega Vito Mirko Greco, pugliese, classe 1980 e fondatore e ad della nuova piattaforma – e quello delle “percorrenze a vuoto” è una nicchia di mercato ambiziosa, che ha interessato anche altre realtà in passato, ma che finora non aveva visto operatori in grado di lanciare e rendere effettivamente operativo il servizio in Italia».

A rendere l’offerta di Trivabus innovativa e, attualmente, unica nel settore è proprio la presenza, alle sue spalle, di una realtà consolidata: quella di EurobusNetwork, bus operator attivo da oltre 10 anni nel settore. «Eppure basti pensare che, solo per dare una stima del fenomeno nel 2016, più di 3.375 volte i bus hanno viaggiato vuoti».

Ad oggi Trivabus può contare su circa 1000 compagnie affiliate e un parco bus di 5mila unità. «Ma la convenienza delle tariffe non va a discapito del comfort – assicura ancora Greco – Alle aziende chiediamo che garantiscano alti standard qualitativi per i passeggeri e favoriamo chi ha in dotazione mezzi attenti all’ambiente». Inoltre, la partenza è sempre garantita.

«Non è necessario raggiungere un numero minimo di prenotazioni. Anche solo con un passeggero non si resta a terra».

Sul sito www.trivabus.com, ottimizzato per la navigazione mobile, è possibile consultare le tratte disponibili ed acquistarle. Tutte le “percorrenze a vuoto” vengono inserite sul portale ad un prezzo base di 0,99 centesimi, garantito per il 10% della capienza. Un restante 10% dei posti viene venduto a 2,99 euro.

Per tutti i posti a sedere rimanenti Trivabus assicura comunque il prezzo più basso del mercato, grazie ad un algoritmo che analizza i costi delle tratte concorrenti disponibili online.

«Per ora abbiamo solo compagnie private e nessuna di linea, ma la rete si espande ogni giorno di più – continua Greco – coprendo da Nord a Sud i principali centri ma andando a collegare anche le province più svantaggiate dalla rete ferroviaria». Con l’obiettivo di allargare i percorsi anche verso l’estero.

Oggi le rotte servite dai bus in Italia, con 3,9 miliardi di passeggeri trasportati, rappresentano una piccola ossatura del Paese, che vive un’epoca di grande crescita e cambiamenti. L’autobus non è solo un mezzo che migliora la connettività delle destinazioni meno coinvolte e servite dal network dei vettori ferroviari, ma è anche uno dei mezzi di trasporto preferiti da chi ha bisogno di viaggiare spesso, per studio o per lavoro, e contemporaneamente, ha bisogno di contenere le spese.

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Serena Martucci
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