Tax free shopping, verso l’obbligo di fatturazione elettronica

03 Maggio 13:49 2018 Stampa questo articolo

I viaggiatori residenti o domiciliati fuori dall’Unione europea possono acquistare in Italia beni destinati all’uso personale o familiare senza pagare l’Iva, richiedendo il rimborso della stessa nel prezzo della merce.

Per far sì che accada questo, però, devono ricorrere alcune condizioni: i prodotti acquistati durante il soggiorno nel nostro Paese devono essere destinati all’uso personale o familiare ed essere trasportati fuori dal territorio dell’Ue entro tre mesi dall’effettuazione dell’operazione; e il valore complessivo deve essere superiore a 154,94 euro (Iva inclusa). Il viaggiatore otterrà il rimborso se l’acquisto risulta da una fattura, nella quale va descritta la merce e indicati i dati anagrafici del viaggiatore stesso, oltre che gli estremi del passaporto o di un altro documento equipollente.

Attualmente il viaggiatore deve passare per l’ufficio doganale dell’aeroporto o della stazione ferroviaria, che appone sulla fattura il timbro del visto. Poi, bisognerà rispedire al venditore italiano l’originale della fattura entro quattro mesi dall’effettuazione della operazione e, infine, ottenere il rimborso probabilmente tramite accredito sul conto corrente bancario oppure su carta di credito, con assegno o altri.

L’alternativa è affidarsi a una società intermediaria specializzata nel tax free shopping, che permette di ottenere il rimborso dell’Iva, immediato e in contanti, già al momento dell’uscita della merce dal territorio italiano (o comunitario), senza cioè che il viaggiatore debba sobbarcarsi tanti oneri burocratici.

Qualcosa, però, sta per cambiare poiché a decorrere dal 1° settembre 2018 le fatture di acquisto dovranno essere emesse in modalità elettronica. La digitalizzazione della procedura dovrà avvenire tramite il sistema Otello 2.0 (Online Tax refund at Exit Light Lane Optimization). E l’Agenzia delle Dogane, realizzatrice del progetto, al fine di migliorare i servizi offerti ai viaggiatori ha previsto la possibilità di installare in aeroporto dei kiosk, attraverso i quali i viaggiatori possono richiedere e ottenere l’apposizione del visto digitale.

Il software dei kiosk dialogherà con Otello 2.0 in modo da seguire l’utente nella varie fasi del processo di Tax refund.

Fto – Federazione Turismo Organizzato, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, sta seguendo con molta attenzione la fase di sperimentazione operativa dei nuovi processi e dei servizi, in quanto ritiene che il nuovo canale possa essere di ausilio all’attività incoming delle imprese di viaggi che inseriscono nei loro programmi anche l’assistenza allo shopping dei prodotti made in Italy. La Federazione supporta le aziende associate con attività di informazione e consulenza.

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L'Autore

Pierluigi Fiorentino
Pierluigi Fiorentino

Delegato Confturismo-Confcommercio al Comitato fiscale Ectaa e consulente fiscale e sindacale di Federazione del Turismo Organizzato (Fto).

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