Seconda pista a Catania: ambizione lungo raggio

29 Giugno 07:00 2018 Stampa questo articolo

Sfondare il tetto dei dieci milioni di passeggeri nel 2018 e avviare i lavori di realizzazione della seconda pista per i voli intercontinentali entro il 2020. Sono questi due gli ambiziosi obiettivi dell’amministratore delegato della Società Aeroporto di Catania (Sac), Nico Torrisi, interpellato da L’Agenzia di Viaggi Magazine a margine della presentazione a Giardini Naxos del volo diretto flydubai Catania-Dubai.

«Questa rotta è un’opportunità storica che ci permette collegamenti  a tutto un pezzo di mondo che prima era lontanissimo e difficile da intercettare – sottolinea Torrisi – Questo è un modo per smentire quanti sostenevano che non potessimo ospitare voli intercontinentali. Grazie a flydubai e al nuovo Boeing 737 Max, in circa cinque ore siamo in collegamento con una delle realtà più importanti del mondo, sul piano turistico e degli affari».

Ma l’ad dell’aeroporto di Catania guarda oltre e sa bene che il vero cambio di passo si potrà avere solo con il completamento della seconda pista, pronta per l’atterraggio delle grandi legacy carrier. Per far arrivare ad esempio i Boeing 777 di Emirates «abbiamo bisogno di una pista diversa, che sia adeguata a portare aerei così grandi a pieno carico».

Ma qual è lo stato dell’arte sulla seconda pista? «Sac è pronta in qualunque momento. I fondi sono stati già stanziati dal governo in passato. Ci sono delle opere propedeutiche in carico a Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) che dovranno essere ultimate – e tranquillizzando gli investitori –  nell’arco di un paio d’anni partiremo con i lavori».

L’amministratore delegato di Sac celebra, inoltre, il successo del bilancio della società, gli investimenti che «si autofinanziano» e incassa i complimenti del senior vice president commerciale di Emirates, Thierry Aucoc, il quale ha elogiato la qualità dei servizi offerti dall’aeroporto Fontanarossa.

«Le sue parole fanno molto piacere e confermano che siamo sulla buona strada – afferma Torrisi – Perché il nostro obiettivo è contare su 10 milioni di passeggeri nel 2018, ma allo stesso tempo vogliamo loro garantire un livello qualitativo di servizi con standard internazionali».

Nel frattempo l’ad di Sac tiene a riferire degli altri investimenti in corso, tra questi l’apertura entro metà luglio del terminal C, che porterà in dote una capacità aggiuntiva di 700mila passeggeri in partenza su destinazioni Schengen, e anche un nuovo parcheggio multipiano.  «Non un libro dei sogni, ma tutte opere che stiamo ultimando. Siamo in forte espansione, gli investitori sono numerosi e siamo molto ottimisti».

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Massimo Prestia
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