Ryanair, pressing sull’Italia
con Roma-Tel Aviv e l’operazione sud

27 Luglio 15:40 2017 Stampa questo articolo

Tutte le strade (o quasi) potrebbero portare ad Alitalia. Ryanair lascia aperte tutte le opzioni per l’acquisto della compagnia. Una posizione, questa, rilanciata dal chief commercial officer, David O’Brien, volato a Roma per annunciare al fianco di John Alborante, direttore commerciale per l’Italia, l’avvio di un nuovo volo diretto giornaliero da Roma Fiumicino a Tel Aviv da fine ottobre con tariffe da 29,99 euro.

AUT AUT SU ALITALIA. O’Brien ha ribadito il pensiero che Michael O’Leary, ceo Ryanair, aveva esternato in una  conference call tre giorni fa: «Siamo in una situazione di work in progress, rientriamo nella partita, senza preclusioni sulle modalità di vendita. Riteniamo che, se i tre commissari avvieranno una seria ristrutturazione con almeno 5mila tagli, e se politici e sindacati non eserciteranno le solite ingerenze, Alitalia può diventare in poco tempo una grande compagnia aerea internazionale. E questo soprattutto perché opera in un Paese che ha enormi potenzialità turistiche».

Enfatizzando il valore della destinazione Italia, il manager ha annunciato che «Ryanair ha già presentato al governo italiano una proposta turistica che riguarda la costa ionica e la costa pugliese, con un piano di potenziamento di voli diretti da Crotone, Comiso, Reggio Calabria e Bari. Convinti che il sud, dalla Calabria alla Basilicata, abbia enormi potenzialità di crescita. Voli diretti agevolerebbe le vendite di pacchetti turistici ad hoc».

PIU’ VOLI DAL MERIDIONE. Che il nostro Paese sia un mercato strategico per la low cost irlandese, lo confermano i numeri: quest’anno, con il nuovo volo su Tel Aviv (che partirà sempre dal terminal dedicato al vettore), Ryanair toccherà le 400 rotte da e per l’Italia, con 27 aeroporti serviti sul territorio e un volume stimato di oltre 36 milioni di passeggeri, 4 milioni in più rispetto al 2016. Considerando che per quest’anno il vettore prevede di trasportare 131 milioni di passeggeri (200 milioni entro il 2024), lo share del bacino italiano è di oltre il 30% e le 99 nuove rotte aperte negli ultimi tempi, tra cui i 24 voli da Napoli, è chiaro il motivo per cui la vicenda Alitalia sia centrale e strategica per il futuro di Ryan.

SERVIZI PER LE ADV. Alborante ha poi ribadito la posizione della compagnia nei confronti della rete agenziale: «Il peso specifico delle vendite in adv oscilla tra il 20 e il 25%, abbiamo intenzione di consolidare i rapporti con le agenzie con un’assistenza online dedicata e una nuova area sul sito, d’imminente apertura, dedicata al segmento business travel».

CIELI APERTI NELL’UE. Riguardo alla Brexit, poi, O’Brien ha spiegato che Ryanair segue con attenzione le evoluzioni e si augura, come è ovvio, che non ci siano ostacoli ai cieli aperti in tutta Europa, compresa la Gran Bretagna che rappresenta un mercato di primaria importanza. Altrettanto logico è che Germania e Francia potrebbero porre veti per favorire i propri aeroporti: basti pensare al business che potrebbe generarsi se gli scali tedeschi e francesi riuscissero a sottrarre traffico intercontinentale a quelli britannici.

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Andrea Lovelock
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