Il Piemonte potenzia i trasporti con nove treni Pop e Rock

07 Novembre 11:23 2017 Stampa questo articolo

Sono in tutto nove i treni regionali Pop e Rock ordinati dalla Regione Piemonte a Trenitalia per un investimento di 102 milioni di euro entreranno in servizio a partire dal 2020. A questi potrebbero aggiungersi successivamente altri cinque convogli per ulteriori 42 milioni di euro. L’annuncio è stato dato dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino, durante la presentazione in anteprima dei nuovi convogli della flotta regionale nella tappa torinese del roadshow di Trenitalia #lamusicastacambiando.

Tecnologicamente avanzati, ecologici, riciclabili, comodi, facilmente personalizzabili e, non ultimo, interamente made in Italy: sono le caratteristiche dei treni Pop e Rock di nuova generazione prodotti da Alstom Italia e da Hitachi Rail Italy che si sono aggiudicate la fornitura al termine di una gara internazionale, di cui fino all’8 novembre si possono visitare due modelli in scala reale nel village allestito in piazza Castello. I nuovi convogli saranno in parte destinati a rafforzare la struttura del SFM-Servizio Ferroviario Metropolitano e in parte a migliorare i servizi pendolari con il capoluogo.

La commessa piemontese si inserisce nell’accordo quadro siglato da Trenitalia che prevede la fornitura alle regioni interessate dai Contratti di servizio di 450 treni in totale (300 Rock di Hitachi Rail Italy e 150 Pop di Alstom Italia), per un investimento di oltre 4 miliardi di euro. L’obiettivo di questa “cura del ferro” senza precedenti voluta dal ministro Graziano Del Rio nell’ambito di una strategia complessiva di rilancio del trasporto ferroviario, che porterà entro il 2023 a un rinnovo del 75% della flotta Trenitalia, è sviluppare e sostenere una mobilità collettiva, integrata e sostenibile.

«Al momento la nostra priorità è il trasporto regionale – ha rimarcato Orazio Iacono, ad di Trenitalia – dove stiamo guadagnando a livello di soddisfazione del cliente, arrivata all’82%, nel complesso aumentata del +11,5% negli ultimi 3 anni. Con i nuovi treni non ci rivolgiamo solo ai pendolari, ma anche a coloro che non usano il treno per invogliarli a lasciare a casa l’auto. Mentre per quanto riguarda i consumi, ci sarà un risparmio del 30% di energia rispetto alla precedente generazione».

La ricaduta ambientale è anche tra le motivazioni che hanno indotto alla scelta la Regione Piemonte, come ha puntualizzato Chiamparino, insieme alla volontà di «far crescere l’utilizzo dei mezzi pubblici e, attraverso la domanda, rafforzare la produttività degli stabilimenti presenti sul territorio. Ci stiamo muovendo in due direzioni: lavorando in collaborazione con Ferrovie dello Stato e ministero dei Trasporti per rinnovare la rete, per 800 milioni di investimenti, e valutando gli affidamenti attraverso il confronto competitivo».

L'Autore

Maria Grazia Casella
Maria Grazia Casella

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