Pasqua all’italiana: stranieri in crescita del 2,8%

10 Aprile 13:52 2017 Stampa questo articolo

Segnali positivi dal turismo per il periodo di Pasqua. Secondo i primi riscontri di Confesercenti, infatti, dopo un primo trimestre dell’anno non particolarmente brillante, per le prossime festività è attesa una crescita dell’1,2% dei pernottamenti, trainata soprattutto dai turisti stranieri (+2,8%), mentre il flusso di italiani è in calo (-0,5%).

È quanto emerge dall’indagine previsionale dei flussi turistici condotta da CST – Centro Studi Turistici di Firenze per Confesercenti su 1.819 operatori della ricettività, sia alberghiera che extra-alberghiera.

L’incremento maggiore di pernottamenti dovrebbe riguardare le località lacuali e marine (rispettivamente +3,1 e +3,4%), seguite dalle città di interesse storico-artistico (+1,8%). Le previsioni sono favorevoli sia per gli esercizi extralberghieri (+0,5%) che per le strutture alberghiere (+1,6%), in particolare nei 4 e 5 stelle dove le prenotazioni sono segnalate in forte crescita (+2,8%). In aumento anche i pernottamenti nei 3 stelle (+1,1%), mentre per le strutture con classificazioni inferiori è atteso un leggero calo.

I laghi, le località marine e le città d’arte si confermano mete apprezzate soprattutto dai mercati esteri; gli italiani, invece, si sono orientati in particolar modo verso le aree del balneare, con una spiccata preferenza per le località sel sud. La crescita della domanda è comunque attesa in tutte le aree italiane, e ovunque la spinta proviene dai turisti stranieri. I risultati migliori riguardano il nord-est (+1,9%), le regioni del sud Italia e le isole (+1,6%), a differenza delle aree del centro e nord-ovest, dove si stimano incrementi al di sotto dell’1%.

In particolare è stimato un aumento dei turisti provenienti dai Paesi dell’Est e dalla Russia. I mercati europei dai quali ci si attende una risposta positiva sono quello tedesco, svizzero, austriaco, olandese, belga e francese. Un trend di stabilità o di leggero calo è atteso invece per le provenienze dalla Gran Bretagna, Usa, Giappone, Canada, Brasile, India e Cina.

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