Legge di Bilancio: tax credit, musei, dimore storiche

28 Dicembre 07:00 2017 Stampa questo articolo

Nuovi sostegni alla cultura e al turismo nel pacchetto di misure previste dalla legge di bilancio 2018. Tra le misure approvate, c’è l’estensione ai centri termali del tax credit turismo, con una norma che include le strutture termali tra i beneficiari del credito per la riqualificazione delle strutture alberghiere. Per incentivare il turismo termale è così favorita la realizzazione di piscine e l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento di tutte le attività termali.

Tra le altre misure di rilievo del pacchetto che era stato preparato dal Mibact, 200 assunzioni di professionisti dei beni culturali dalle graduatorie degli idonei del concorso dei 500 tecnici per la cultura. Misura che porta a un totale di 1.000 le unità in entrata nell’amministrazione del Mibact con il ritorno delle selezioni pubbliche; oltre alla proroga dei contratti a tempo determinato per i professionisti assunti negli istituti e nei luoghi della cultura statali in forza del decreto Art Bonus.

Confermato anche il Bonus Giovani: 290 milioni di euro annui per prorogare al 2018 e al 2019 la card da 500 euro per i residenti in Italia che compiono diciotto anni. Con 18App i neo maggiorenni potranno acquistare libri, musica ma anche biglietti per teatri, concerti, cinema, musei, e corsi di formazione.

Ma la novità più vistosa è il Tax Credit Creatività per le imprese culturali e creative. Viene così riconosciuta e definita per legge l’impresa culturale e creativa, alla quale è destinato un credito d’imposta del 30% dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi. Ossigeno anche per il sistema museale con 8 milioni di euro previsti per incrementare le risorse a favore del sistema museale nazionale introdotto con la riforma del 2014.

E in più una dotazione di 1 milione di euro per coinvolgere musei, istituti e siti archeologici su tutto il territorio nazionale nel programma previsto per il 2018, Anno europeo del patrimonio culturale, istituito dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea per promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale.

C’è infine il ritorno dei contributi statali per la tutela delle dimore storiche: 10 milioni di euro per il 2019 e 20 milioni di euro a decorrere dal 2020 per gli interventi di restauro e conservazione delle dimore storiche e dei beni vincolati di proprietà privata. E 150 milioni di euro in tre anni per saldare tutti i debiti pregressi dei contributi, fermi dal 2012, alla tutela del patrimonio culturale vincolato, previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.

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Andrea Lovelock
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