La Malesia di Combotour: dal lusso al turismo responsabile

29 Marzo 07:00 2017 Stampa questo articolo

Ancora poco conosciuta, la Malesia è una destinazione che offre l’opportunità di vivere esperienze di viaggio a contatto con natura e avventura, «senza dimenticare il soggiorno mare, con lunghe spiagge e acque cristalline in cui scoprire i molteplici colori di pesci e coralli», ha sottolineato Marco Meneghetti, titolare Combotour insieme ad Anna D’Oriano, alla presentazione della destinazione avvenuta a Milano, presso l’ufficio del Tourism Malaysia.

In particolare, il focus è stato sul Borneo malese, la zona dell’isola del Borneo che si affaccia sul Mar Cinese meridionale e sul Mar di Sulu, un’area ancora selvaggia ricoperta da una ricca vegetazione e ancora oggi popolata da etnie locali.

Nella sua ampia programmazione Combotour propone diverse soluzioni per visitare questa zona del Paese, «ma quella che più consente di essere protagonisti del viaggio è Malesia vera della linea di viaggi Vivi come i locali, esperienze di turismo responsabile, in cui è possibile venire a contatto con le popolazioni autoctone, nel Borneo malese ce ne sono ben cento, e trascorrere una notte nelle tipiche longhouse. Insomma c’è la possibilità di immergersi completamente nelle tradizioni e nei costumi del luogo», ha precisato Meneghetti.

Il tour Malesia vera di 6 giorni/5 notti parte dalla città di Kuching e prosegue addentrandosi nella giungla di Batang Ai, con visita al Centro Conservazione degli Orang Utan di Semenggoh, proseguendo per Seiran e Iachau. L’itinerario prevede la visita alle long house degli Iban. Toccate anche Sibu, Melanau e il villaggio di Lamin Dana. «Le quote partono da 1.168 euro a persona, voli esclusi, con guida in italiano».

Visitabile tutto l’anno, grazie alle sue miti temperature, la Malesia è un viaggio che difficilmente si organizza in autonomia e il ruolo delle agenzie di viaggi è indispensabile.

«La Malesia e soprattutto il Borneo sono viaggi che hanno bisogno di consulenza, di assistenza. L’interesse verso questa destinazione sta sicuramente crescendo, c’è una certa curiosità, ma manca la conoscenza. Ed ecco che qui entrano in gioco il tour operator e soprattutto gli agenti, che hanno il compito di spiegare, consigliare e assistere i viaggiatori che la scelgono». Meneghetti ha poi aggiunto che la città di Kata Kinabalu nel Borneo malese è collegata con due voli diretti a settimana da Tokyo, «quindi facilmente vendibile anche come estensione dal Giappone».

Il Borbeo malese, tra avventura e parchi naturali
Spiagge, mare, ma anche natura selvaggia e avventura. La Malesia è una meta per un ampio target di visitatori, non solo per i viaggi di nozze, ma anche per famiglie e per giovani in cerca di avventura, come ha raccontato Albino Veneto, corrispondente in loco di Exotravel – partner di Combotour.

«Il Borneo malese è ricco di parchi naturali, come il parco nazionale di Taman Negara – che ospita la foresta pluviale più antica del mondo – di ponti sospesi, di incontri inaspettati con la flora e la fauna locale, come le scimmie nasiche simbolo della Malesia nel Bako Natural Park, e degli Orang Utan. Chi cerca l’avventura qui non rimane certamente deluso, così come chi preferisce una vacanza all’insegna dello sport, trekking, climbing ed escursioni in bicicletta».

Due resort formato lusso compatibile
Per chi invece all’avventura aspira a una vacanza all’insegna del relax e del benessere il Bunga Raya Resport e il Gayana Eco Resort, nel Borneo malese, rispondono a queste esigenze. «Si tratta di due strutture, rispettivamente di cinque e quattro stelle, eco compatibili, sul mare e per chi cerca tranquillità», ha spiegato Patrizia Di Patrizio, titolare The Luxury Lab, compagnia di consulenza e rappresentanza sales&marketing, che in Italia è rappresentante delle due strutture malesi.

Il Bunga Raya dispone di due chilometri di spiaggia e 50 ville nella giungla, alcune sospese tra gli alberi, mentre il Gayana ospita strutture over water all’interno di una laguna. «Sono state concepite come strutture a chilometro zero, così come zero è l’impatto sull’ambiente circostante». Il periodo migliore per soggiornare in questi luoghi va da aprile a ottobre.

 

 

 

L'Autore

Silvia Pigozzo
Silvia Pigozzo

Guarda altri articoli