Kanazawa, Jnto porta a Milano il lato autentico del Giappone

18 Giugno 15:17 2018 Stampa questo articolo

Milano e Parigi. Solo due le tappe in Europa per la missione promozionale di Kanazawa, piccolo gioiello di autentico Giappone situato tra Tokyo e Kyoto, equidistanti sia col lussuoso treno ad alta velocità Shinkannsen (2 ore e mezza) sia in aereo (un’ora circa). Un roadshow rivolto al trade, e organizzato da Jnto e dall’Associazione di hotel di Kanazawa.

Numerosa la delegazione, salutata a sorpresa anche dal console generale del Giappone, composta dai rappresentanti di sette alberghi (Kanazawa New Grand Hotel, Ana Holiday Inn Kanazawa Sky, Hotel Kanazawa, Kanazawa Kokusai Hotel, Kanazawa Tokyu Hotel, Ana Crowne Plaza Kanazawa, Hotel Nikko Kanazawa), ognuno con capacità tra 100 e 200 camere, e del Convention Bureau della città. A guidarli Shoichi Shoda, presidente dell’Associazione turistica di Kanazawa: «La Milano del Giappone – ha sottolineato – perché come voi siamo molto ricchi di storia e cultura, religiosi e gentili. Venite e scoprirete che siamo la vostra seconda Patria».

Città Creativa dell’Unesco dal 2009, Kanazawa è la capitale di Ishikawa, una delle 47 prefetture nipponiche, situata nel centro del Paese (di cui rappresenta l’1% per territorio e popolazione), tra scenari di montagne e costa del Mar del Giappone. Gli italiani che l’hanno visitata nel 2017 sono stai 11.770 (aumentati come non mai questa primavera), cresciuti del 102% rispetto all’anno precedente, a fronte di 25 milioni di visitatori totali, di cui solo 529mila stranieri.

Il seminario ha svelato una cultura ancora poco diffusa in libri e internet, raffinata nella modestia e ricca di una storia di 400 anni che conserva nel suo aspetto, sfidando al contempo cose nuove, con il Museo di Arte contemporanea del 21° secolo di Kanazawa ad esempio, o con la sua stazione, eletta una delle più belle al mondo per l’architettura.

Centro di antiche tradizioni e squisitezza artistica, la città è compatta, sviluppatasi attorno all’imponente castello del clan Maeda (i Medici del Giappone). Tutte le attrazioni e i siti sono nel raggio di 2 chilometri: i giardini Kenrokuen (tra i tre più famosi del Paese), la casa dello Zen nel nuovo museo D.T. Suzuki (con sessioni e pratiche insieme ai monaci al tempio Daijoji), i distretti delle geishe (rari ormai), le case dei samurai, maestri della cerimonia del tè (una forma d’arte che “porta calma”, componente importante della loro cultura). Ancora: i quartieri di artigiani, in tour tra le tradizioni della millenaria arte della laccatura, della porcellana, della tessitura di seta, della foglia di oro (spessa 0,0001 millimetri, prodotta solo a Kanazawa).

Altro atout della destinazione (dove si dice siano nati i dolci giapponesi), è la cucina, di alta qualità, come quella tradizionale di Kaga, famosa per granchi, gamberetti e sushi freschissimo, senza dimenticare il sake.

Charme unico a Kanazawa, infine, anche nel settore Mice, che offre sale in tre aree della città, la principale intorno alla stazione, con il Castello disponibile per congressi: un edificio nel parco accoglie 350 persone per feste con buffet e spettacolo di danza di geishe.

Altri luoghi di Giappone genuino attendono nell’entroterra di Noto, dove dicono che sia gentile persino la terra: i bei paesaggi costieri della penisola, il mercato mattutino di Wajima (il più grande e antico nel Paese), le terme di Kaga.

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Adriana De Santis
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