Italia unconventional per i nuovi big spender

13 Marzo 16:32 2017 Stampa questo articolo

Italia e Russia, un amore senza fine. Come è accaduto anche nei momenti più difficili per i flussi turistici tra i due Paesi, l’edizione 2017 di Mitt non tradirà le attese di chi vuole venire in vacanza nello Stivale. Tra i padiglioni della fiera moscovita, infatti, sarà presente non solo lo stand istituzionale dell’Enit, ma anche un importante numero di operatori privati e di Regioni.

Ma cosa pensano i ricettivisti presenti in fiera della fase che sta attraversando il mercato russo? Pur tra mille cautele, sembra stia tornando il sereno («le vendite registrano un +36% a gennaio 2017, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno», dice ad esempio Silvia Tagliaferri, tourism director di Value Retail, società a cui fa capo Fidenza Village, parte della collezione di Villaggi Chic Outlet Shopping.

Con il passare degli anni, c’è da dire, il turista russo che arriva in Italia cerca cose diverse rispetto al passato. «Vogliono un’Italia non convenzionale, capace di fare vivere esperienze sensoriali nuove, basate sulla partecipazione attiva dei viaggiatori. Per questo abbiamo lanciato la compilation di prodotto Unconventional incoming, che fa leva sugli hobby e le passioni dei viaggiatori, cercando di toccarne la sfera emozionale», racconta Paola Frigerio, direttrice di Frigerio Viaggi Network.

«Negli ultimi anni il turista russo è cambiato e si è evoluto. Oggi chi arriva in Italia non è più solo interessato a spiagge e shopping, ma inizia ad apprezzare e a ricercare i concetti di esperienza e autenticità che il nostro Paese è in grado di offrire», conferma Danilo Pomes, international sales manager di Nicolaus.

Proprio come accade a Fidenza Village, dove l’attrazione non è solo lo shopping, ma anche gustare il cibo locale e visitare una delle tante attrazioni nei dintorni. O come succede nel nord della Sardegna, dove le specialità del territorio, insieme alla bellezza del mare sono un forte richiamo, ancor di più a bordo di yatch su cui muoversi in autonomia.

«Altrettanto richieste sono le esperienze legate al benessere e i servizi per i più piccoli», garantisce Libero Muntoni, direttore comunicazione e marketing Delphina Hotels & Resorts.

«Amano la dolce vita e chi se lo può permettere acquista il meglio della nostra offerta. In questo caso i viaggiatori investono molto nella vacanza e richiedono importanti livello di servizio, come accade in realtà di pari livello in Russia», rincara la dose Marco Bongiovanni, ad di Baja Hotel Travel Management, società che possiede Sardinia 360 e la catena alberghiera Baja Hotel.

Attenzione, però, perché i problemi non mancano. Oltre al livello delle strutture, che deve essere adeguato a una clientela molto esigente, pesa l’instabilità del rublo e, in parte, dei collegamenti. «Per noi che lavoriamo in Sardegna – prosegue Bongiovanni – la parte nord dell’ isola risulta connessa alla sola città di Mosca. Inoltre, i prezzi in Italia sono i più alti e proprio per questo diventa indispensabile mantenere la promessa di qualcosa di dispendioso, ma unico».

Collegamenti scarsi per una meta importante come la Puglia, senza contare che il problema dei visti continua a sussistere nonostante i passi in avanti compiuti da ambasciate e consolati. «Soprattutto per i russi che non risiedono nei grandi centri come Mosca o San Pietroburgo, il disbrigo della pratica burocratica spesso diventa laboriosa e le lungaggini fanno desistere il turista dallo scegliere l’Italia come destinazione», conclude Danilo Pomes di Nicolaus

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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