Il Perù affida il turismo a Liz Chirinos Cuadros

23 Maggio 07:00 2018 Stampa questo articolo

Dal 4 maggio scorso il Perù ha un nuovo viceministro del Commercio estero e del Turismo (Mincetur). Si chiama Liz Chirinos Cuadros, ha la delega al turismo, ed è suo il compito di formulare, dirigere, attuare e dar valore alla politica nazionale su travel e artigianato, oltre a proporre nuove norme da applicare a queste attività, in coordinamento con le istituzioni e i settori di competenza. Tra le sfide che attendono il nuovo viceministro: far crescere arrivi e presenze, migliorare i collegamenti aerei e le infrastrutture, combattere la non regolamentazione e, tra le altre priorità, definire un’agenda di lavoro che coinvolga il settore privato.

L’obiettivo 7 milioni di visitatori stranieri entro il 2021 auspicato dal ministro del Commercio estero e del Turismo Roger Valencia, ovvero il doppio delle presenze attuali, è molto difficile da raggiungere; la scommessa vera, però, è rilanciare l’industria e riportarla almeno al trend di crescita che stava vivendo fino al 2016. Il miglioramento dei trasporti diventa prioritario quindi per il ministero, con l’obiettivo di agevolare i flussi esteri e facilitare i viaggi domestici.

Il trasporto aereo dovrà diventare fattore di competitività per il Perù che punta a rafforzare i collegamenti interni, senza dover necessariamente passare per Lima e a migliorare i singoli aeroporti – come Iquitos, Piura, Chiclayo e Trujillo – per renderli più attrattivi per i voli internazionali. Un po’ come è già successo per Cuzco, che già riceve voli diretti da Bogotà, in Colombia, e a breve sarà collegata a Santiago del Cile. In programma anche il potenziamento delle infrastrutture nelle singole regioni e dell’autostrada centrale.
Spina nel fianco del governo peruviano è la deregolamentazione del settore. Restituire norme certe è una delle sfide del viceministro Cuadros, sia in termini di quadro normativo e semplificazione amministrativa, sia nel campo della sicurezza. Pensiamo infatti alle modalità di turismo d’avventura in Perù e dei pericoli che i viaggiatori  corrono ad affidarsi ad aziende che non sono in regola e non offrono le necessarie tutele. Per contrastare questo fenomeno vanno rafforzate le attività di supervisione e sorveglianza, ma soprattutto bisognerà – sono le indicazioni del Mincetur – avviare attività di formazione permanente per gli addetti ai lavori.

La necessità di leggi che siano rispettate da tutto il settore sarà uno dei temi di confronto tra il governo e la comunità imprenditoriale. L’esecutivo vuole rafforzare la collaborazione con il settore privato che chiede a gran voce la regolamentazione del comparto e dei servizi offerti attraverso internet, l’elaborazione congiunta di dati e statistiche attendibili, il miglioramento delle strategie di comunicazione e promozione turistica. L’idea del ministero è che pubblico e privato siano in contatto costante con riunioni mensili di coordinamento dei lavori.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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