Brexit, pressing di Iata sul governo Uk

10 Novembre 10:08 2017 Stampa questo articolo

La Brexit incombe sul trasporto aereo europeo e la Iata sollecita il governo britannico a fare presto, ma soprattutto a fare chiarezza. L’associazione ha invitato Londra a sostenere e a rafforzare la connettività internazionale, concentrandosi sull’espansione efficiente dell’aeroporto di Heathrow, e a spazzare via ogni dubbio sulle questioni legate alla fuoriuscita dall’Ue.

Alexandre de Juniac, direttore generale e amministratore delegato di Iata, ha ribadito che l’associazione intende agire tempestivamente su un ampio raggio di tematiche operative, quali l’individuazione del personale e di soluzioni per quei sistemi e processi volti alla potenziale crescita rapida – da 4,6 a 21 milioni al mese – delle operazioni doganali; lo sviluppo di soluzioni in tema di immigrazione per affrontare in maniera efficace i milioni di viaggiatori tra Uk e l’Europa che potrebbero rendere le procedure di controllo delle frontiere più difficili; e la definizione delle relazioni operative del Regno Unito con Easa (European Aviation Safety Agency).

La Iata ha poi evidenziato la necessità di affrontare i gravi vincoli che nel sud-est del Regno Unito limitano la capacità di espansione dell’aeroporto londinese di Heathrow. Il Draft National Policy Statement del Dipartimento britannico per il trasporto rileva che una terza pista creerà un valore economico pari a 200 miliardi di sterline e può sostenere fino a 110.000 posti di lavoro. Ma su questo tema l’associazione ha avvertito che il costo dell’ampliamento dello scalo deve essere giustificato dalla sua futura competitività. Un aeroporto di successo ha bisogno di capacità e qualità tali da poter rispondere alle esigenze operative dei vettori aerei, e di costi accessibili.

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Andrea Lovelock
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