I dieci hotel super luxury del 2018 secondo Forbes

05 Gennaio 12:43 2018 Stampa questo articolo

Anche per il 2018 il lusso sarà in cima alle preferenze di molti viaggiatori che non devono badare al portafogli e puntano solo al massimo. Per loro la rivista americana Forbes ha stilato una lista delle strutture in procinto di aprire nell’anno appena iniziato: 10 hotel da sogno che L’Agenzia di Viaggi riporta per aiutare consulenti e agenti di viaggi a rispondere alle esigenze più particolari.

Per l’inizio dell’estate aprirà il Rosewood Miramar Beach Montecito in Santa Barbara, California, proprietà di 16 acri con spiaggia privata che prenderà il posto dell’ex Miramar Beach Hotel. Sei ristoranti, una spa, e due piscine, ma soprattutto le uniche suite in tutta Santa Barbara con accesso diretto al mare, senza passare per il corpo principale dell’albergo. Qualche mese prima aprirà The Fairlane Hotel in Nashville, Tennessee, un boutique hotel di 81 camere in stile anni 60. La lobby dell’hotel si candida a diventare il luogo preferito in città per concludere un affare, tra cucina di livello e drink a regola d’arte, mentre la penthouse da 370mila metri quadri, grazie alla sua terrazza con vista mozzafiato è la location perfetta per un party privato. Altro boutique hotel da tenere d’occhio, stavolta in Europa, sarà il Dixon di Londra vicino Tower Bridge, area preferita ormai dagli artisti della città. Per questo nella struttura saranno dislocate opere d’arte degli artisti locali in ogni spazio dell’albergo e gli ospiti verranno incoraggiati a vivere qualche attività per il tempo libero con la comunità locale.

In estate aprirà anche un nuovo gioiello del Gruppo Baglioni, il Baglioni resort alle Maldive. Situata nell’appartata isola privata di Maagau, la struttura offrirà 96 ville tra quelle sull’acqua, con vista giardino, e sulla spiaggia. Completano la struttura quattro ristoranti, un kids club, un centro immersioni, e una spa che propone trattamenti ayurvedici e terapie thai. Per chi vuole vivere un’esperienza ben al di là del semplice soggiorno, il posto perfetto è il One&Only Gorilla’s Nest in Rwanda. Vicino al villaggio Kingi si possono esplorare colline e i vulcani Virunga, tutte zone dove i gorilla amano vivere. E dopo il trekking tutti a rilassarsi nella spa con trattamenti tradizionali tipici africani. Se invece sono proprio i trattamenti wellness la vostra passione dovete recarvi in Islanda al Retreat at the Blue Lagoon dove il resort è passato a una nuova gestione: qui troverete 62 suite ciascuna circondata da acque ricche di minerali e pareti di sole vetrate per garantire una vista memorabile. Perfino i balconi delle stanze sono completamente circondati da acque geotermiche che sgorgano dal sottosuolo.

A maggio in Messico apre un Montage resorts, quello di Los Cabos, in Messico, il primo del Gruppo a sorgere fuori dai confini degli Usa. L’area è famosa per le immersioni, ma ci si può anche solo rilassare nella piscina a due piani di quasi 20mila metri quadri. E per chi ama il golf entro fine anno aprirà anche un nuovo campo disegnato da Fred Couples. Conosciuto come la Silicon Valley dell’India, Bengaluru è il distretto scelto per l’apertura del Conrad Bengaluru. La struttura guarderà al lago Ulsoor/Halasuru e offirà un tocco di antico e moderno nello stesso tempo con un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente.

E’ la Cina invece il luogo scelto da Mgm per il suo Cotai Mgm di Macao, primo albergo ad aprire da quando la città è stata designata dall’Unesco come città creativa per la gastronomia. Sebbene sia la seconda struttura del Gruppo nell’area, questa è destinata a essere molto più d’impatto grazie a un’entrata d’effetto resa possibile dai leoni più grandi della collezione Mgm, contornati da foglie dorate. L’albergo sarà tutto nei toni dell’oro, argento e bronzo e avrà nell’offerta culinaria il suo punto di forza. Primo chef chiamato a firmare la proposta, Janice Wong.

Infine la Svezia, che con il Downtown Camper by Scandic a Stoccolma punta a ridefinire la filosofia del classico alloggio. L’idea di fondo è di non pensare alla struttura come a un albergo ma come a una comunità che si prefigge, come obiettivo, quello di creare coesione tra le persone che vi soggiornano. Ricchissimo, proprio per questo, il programma delle attività offerto dall’albergo, studiate per far scattare la conoscenza tra più ospiti possibile tra i residenti delle 494 stanze. Non solo classi di yoga, docce emozionali e brainstorming, ma anche serate attorno al falò.

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