I Grandi Viaggi sfida il tour operating

13 Marzo 08:00 2017 Stampa questo articolo

«Volevamo diventare per il mercato italiano quello che era al Club Med dei tempi d’oro, e posso dire che ci siamo riusciti. Adesso, però, dobbiamo rimetterci in gioco nel settore del tour operating». È un ritorno alle origini la nuova sfida di Corinne Clementi e de I Grandi Viaggi, che a più di ottant’anni dai suoi esordi torna a puntare su un segmento dove certo non manca la concorrenza. «Siamo stati il primo operatore a fare viaggi organizzati nel lontano 1931, adesso torniamo a investire sul tour operating. Anche se si tratta di una scelta molto audace, sul mercato c’è spazio per provarci», dice il ceo della società, rivendicando l’entusiasmo della nuova struttura che ha visto l’ingresso di cinque nuovi product manager nel solo reparto t.o., tutti con una lunga esperienza e conoscenza del prodotto. «A coordinarli c’è Gianluca Resmini, ma le decisioni le prendiamo insieme e ci confrontiamo quotidianamente», precisa la manager.

Quali sono stati i primi passi della nuova struttura?

«Abbiamo suddiviso il reparto per isole, con tutte le nostre destinazioni: Usa, Canada e Caraibi; Australia, Pacifico e Giappone; Africa del Sud, Oriente e Golfo; Sud America con Brasile e Colombia, in attesa dell’apertura su altri Paesi dell’area. In questo momento stiamo cercando di capire il mercato cosa vuole da noi e stiamo scegliendo i nostri partner. Ma possiamo contare sul grande appeal che, a differenza di altri competitor, un marchio come quello de I Grandi Viaggi ha sia sul consumatore finale che sulle agenzie».

A che tipologia di clientela vi riferite?

«Nei villaggi abbiamo il 70-80% di repeater. Adesso la scommessa è portare i nostri clienti abituali a fare altro, tendendo conto che chi ci sceglie vuole essere seguito dall’inizio alla fine».

Ci saranno della novità di prodotto?

«Tutti i cataloghi saranno rinnovati sulla base di quello dedicato agli Stati Uniti, già online sul sito. Abbiamo deciso di suddividere la nostre proposte in due linee: Classic e Privilege, dove in quest’ultima sono previste su alcune date selezionate una serie di benefit e plus diversi da quanto propongono i competitor. Stiamo valutando con le agenzie anche il tema gruppi e incentive su alcune destinazioni dove, in inverno, apriremo nuovi IGV Club (in Colombia e Brasile, ma anche Estremo Oriente e Bali). Altro punto all’ordine del giorno è l’offerta di una nuova programmazione viaggi di nozze».

Sono previsti investimenti anche sul fronte della tecnologia?

«Abbiamo investito sulla nostra piattaforma circa 200mila euro. Al suo interno è disponibile tutta la programmazione, dai villaggi ai combinati, con tutti i fornitori nostri partner, in modo da poter garantire quotazioni in tempo reale. Entro pochi giorni, poi, sarà online la versione del nuovo sito, in cui ci sarà spazio anche per promozioni e offerte per le agenzie che sposeranno la nostra causa».

Quali novità sono previste per le agenzie di viaggi?

«Sul mercato italiano le agenzie continuano a essere fondamentali, sono ancora in grado di influenzare molto le scelte del consumatore. Per questo abbiamo pensato a un rapporto ancora più stretto con loro, network compresi. Oltre a mail dedicate, roadshow e incontri di formazione, la novità riguarda il fatto che anche ai product manager verrà richiesto di andare a fare visita ai punti vendita, in tandem con la forza vendite per illustrare tutte le particolarità del prodotto t.o.».

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L'Autore

Giorgio Maggi
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